Sin dai monti di Solima lo scorse Veleggiar per le salse onde tranquille Il possente Nettun, che ritornava dall’Etopia”, più avanti si legge: “Molte allor de’ Feaci in mar famosi Fur le alterne parole. e all' Enneade divina. Questa leggenda nasconde il segreto del cammino iniziatico, che Akhenaton ebbe l'ardire di "svelare" e i Suoi successori di "ri-velare", come attestano "le immagini criptate" del cammino seguito dalla Regina Nefartari, la moglie del Faraone Ramsete II, cammino inciso sui quattro pilastri, posti ai quattro lati del suo sepolcro. Una cosa interessante è che nell’Apocalisse questi si ritengono solo servitori di Dio, nell’Apocalisse (22, 8, 9) si legge: “Sono io Giovanni, che ho visto e udito queste cose. L’occhio destro è rappresentato dal sole, e simboleggia il futuro e l’attività, l’occhio sinistro è rappresentato dalla luna e simboleggia il passato e la passività.Entrambi gli occhi conducono all’onniscienza e sono associati all’invulnerabilità e alla fertilità eterna. L’agenzia giornalistica Reuters ha riferito la notizia che nella giungla del Guatemala settentrionale presso il sito maya di El Mirador alcuni ricercatori, di recente, hanno messo in luce degli incredibili pannelli intagliati rappresentanti esseri con aspetto umanoidi in dotazione diapparecchiatura tecnologica per volare. Ci fu musica e ci fu festa nella casa e tutti i piaceri sensuali. Enlil (figlio di Anu e Antu e capo della colonia terrestre degli Annunaki) convocò i suoi tre figli in consiglio. Nell’antichità l’occhio compariva abitualmente come raffigurazione del dio Sole (vedi occhio di Horus). The World's Best Photos of hamsas. OCCHIO DI HORUS www.sguardinellogos.blogspot.com Chiamato anche occhio di Ra, ovvero "colui che tutto vede", esso veniva considerato un amuleto da porre all'interno dei bendaggi del corpo del defunto come augurio di nuova vita, rinascita. Scorgendo Krishna e Balarama, Jarasandha fu preso da un sentimento di compassione perché quei due fratelli, in fondo, erano suoi nipoti; poi, rivolgendosi a Krishna, Lo chiamò Purusadhama, il più vile tra gli uomini, mentre le scritture vediche glorificano Krishna come Purusottama, il pi elevato tra gli uomini Jarasandha non intendeva certo chiamare Krishna Purusottama, ma grandi eruditi hanno messo in luce il vero significato del termine Purusadhama Colui che con la sua presenza fa scomparire ogni altra personalità. (I Geroglifici I, 34)Da qui l’Occhio della Fenice inteso come illuminazione consapevole di Osiride che rinascendo incarna il rinnovamento dei cicli celesti. Seppellì il suo oro e tutte le sue ricchezze e ingiunse al suo popolo di marciare con lui verso est, verso il litorale dicendo: «il dio-sole mi chiama a lui, devo andare». Si dice anche che dalla gola della Fenice giunse il soffio della vita che animò il dio Shu identificato anche con Anhur, il cui nome significa “Portatore del cielo”, diventando Anhur Shu un Dio barbuto come Quetzalcoatl. Gli Antichi Egizi pensavano che gli amuleti rappresentanti l'Occhio di Horus avessero poteri curativi. Infatti tutte quelle Deità azteche, egizie, su mere e assire, come Quetzalcoatl,Horus, Ashur, Marduk, ecc. Simbolo. Col vino divenne brillo e i suoi servi pure. Quando si pensa agli antichi simboli egizi, uno dei primi che viene in mente è sicuramente il simbolo dell'occhio che vediamo ovunque. le cose nascoste le vedevano tutte, senza doversi muovere; subito vedevano il mondo, Sopra una persona attaccata da esseri uccello – 2000-1600 B.C. La stranezza aumenta se consideriamo che il gruppo A di solito si accompagna al tipo di persone dalla pelle chiara e gli occhi azzurri o comunque chiamato caucasico. Stranamente, benché il nemico fosse di molto superiore per numero e armamenti, quando il suono della conchiglia di Krishna giunse alle orecchie dei guerrieri di Jarasandha, il loro cuore tremò. uscì dalla città seguito da un piccolo esercito. In tal modo esisteva il cielo,ed anche il Cuore del Cielo, che è il nome di Dio, e così Egli è chiamato. Diodoro siculo, a conferma, ci ricorda che Osiride padre di Oro nacque in Nisia d’Arabia dove c’è una colonna scolpita con lettere sacre dedicata ad Iside e Osiride; e mi soffermo su quella frase dove Osiride dice: “E sono il maggiore dei figlioli de’ Saturno, Pianta nata dalla bellezza, et dalla generosità; la quale non ha avuto dal seme l’origine sua”. Questo simbolo è tutt’ora misterioso. «Non voltatevi indietro». occhio di horus tarocchieamore net. Verso la fine del IV millennio a.C. il popolo noto come i Seguaci di Horus, che appare come un’aristocrazia altamente dominante che governava l’intero Egitto. L’Occhio di Horus (noto anche come occhio di Ra) è il simbolo che identifica il Vissuto Immaginativo Catatimico. Trovato meteorite contenente un cristallo ritenuto impossibile in natura. Questo concetto basilare si ritrova in ogni simbolo utilizzato da questo misterioso e interessante popolo. Tre nemici lo portarono nella loro casa. Il pensiero alchemico è altresì considerato da molti il precursore della chimica moderna prima della nascita del metodo scientifico[1]. Per tale motivo spesso venivano collocati sul lato sinistro dei sarcofagi: in tal modo il defunto poteva vedere il cammino da percorrere. Uno dei simboli più famosi e conosciuti del Mito Osirideo resta indubbiamente l'Occhio di Horus, che Osiride, una volta reintegrate le membra disperse da Seth, grazie all'opera di Iside e Neftis, dona al figlio Horus allorquando, emergendo dal mondo della luce velata, la Duat, lo abbraccia trasmettendogli il potere della conoscenza,della consapevolezza e della trasformazione L'Occhio di Horus ha un profondo significato esoterico. Un avvoltoio volò da Quetzalcoatl che aveva l’aspetto di un ragazzo di 9 anni e gli raccontò dell’assassinio. Lo avevano perfettamente compreso i Faraoni della XVIII dinastia Amenophis III e IV < il famoso Akhenaton, che valorizzarono il culto del Dio Unico Solare - Lunare al contempo, identificandolo con il Dio Atun, che prese il posto del Dio Amon-Ra , che, grazie alla casta sacerdotale tebana, aveva progressivamente preso il sopravvento sulle molteplici divinità del composito Pantheon egizio. Gli elefanti stramazzavano al suolo decapitati dalle frecce di Krishna, i cavalli crollavano travolgendo carri, stendardi e guerrieri, mentre la fanteria giaceva a terra,testa mani e gambe mozzate”.Un antico testo tibetano narra: “Bhima volò via con il suo carro radioso come il sole e fragoroso come il tuono… il carro volante splendeva come una fiamma nel cielo di una notte destate… avanzava maestosamente come una cometa… era come se brillassero due soli. Quell’incessante pioggia di frecce pareva un turbine di fuoco che distruggeva tutte le armate di Jarasandha. A. 11-ago-2017 - Esplora la bacheca "Occhio di Ra" di francesco passalacqua su Pinterest. Nei resoconti di una battaglia avvenuta ai tempi di Ramosis II, scritti sulle pareti dei templi di Karnak, Luxor e Abido nonché su papiri come il Sallier III, non è difficile, per gli studiosi, tradurre curiosi versi del tipo: “ Uadjt abbatteva per me i miei avversari, il suo vento infuocato da braci ardenti era di fronte ai miei nemici … questi raggi bruciavano le membra dei ribelli, e ognuno di loro gridava all’altro’attenti!’. Nel libro diKrsna al capitolo 49 si legge: “Deciso ad attaccare Mathura, il re predispose ampie misure. Si narra che i turchi cercarono di spostare una grossa roccia in riva al mare, ma anche con la forza di cento uomini non ci riuscirono. Non è un caso che le piramidi di Teotihuacan, per alcuni aspetti, oltre a essere simili alle ziggurat sumere, sono simili alle piramidi di Giza; basti pensare che la Piramide del Sole e la Grande Piramide di Cheope sono entrambe costruite su piattaforme artificiali e misurano al lato rispettivamente 227 metri a Teotihuacan e 230 metri a Giza con uno scarto minimo di tre metri. Al capitolo LXXXV si legge: “Ho. Nel suo significato originario identificava la vita eterna, divina: è nota anche come chiave della vita. Simbolicamente si ritiene che la coscienza sveglia, sia un’estensione dello stato subcosciente, pertanto si afferma simbolicamente, che Heru sia un discendente di Ra. L'OCCHIO DI HORUS (o DI RA) NELLE SUE FRAZIONI: In base alle antiche tecniche di misurazioni egiziane, il disegno dell’occhio è composto da differenti frazioni ognuna con un suo significato: - ½ rappresenta l’odore ( forma di naso al lato dell'occhio) - ¼ rappresenta la vista e la luce (pupilla) - 1/8 rappresenta il pensiero (sopracciglio) I rotoli di Thoth sarebbero stati nascosti su due colonne erette, prima del Diluvio, da un certo Set, uno dei “Figli del Drago, o del Dio Serpente”, forse gli stessi “Ierofanti egizi e babilonesi”; situate a Eliopoli e Tebe. il suo significato, come solitamente i talismani che formano un ' occhio e' quello di tenere lontano il suo portatore dai malocchi. Infatti nel Libro dei Morti, cap.LXVI si legge: “ Io sono Horus, il figlio primogenito di Osiride, che dimora nel mio occhio destro. Il sacerdote fu visto da alcuni sciamani nei pressi della porta, con il loro aiuto iniziò il rituale e aprì “con il disco” la piccola porta, “l’alcova” dalla quale fuoriusciva una luce blu brillante. Basti ricordare la Creazione di Adamo dall’argilla ed Eva da una sua costola, poi divenuti i primi abitatori del Giardino dell’Eden, per l’appunto, il “Luogo della nostra Origine”, dove ebbero luogo tutte le saghe degli “Elohim” che ritroviamo anche nei testi di Enoch con il nome “Vigilanti”; e nelle pagine della storia egizia che riconferma queste saghe. OCCHIO SINISTRO  >  L’occhio cieco di Horus < DIO Uomo - Uomo DIO Ma cosa vediamo nel complesso degli occhi di Horus ed in particolare nell’Occhio sinistro ? Alcuni dicono che egli salì su una zattera magica sospinta da serpenti e navigò al largo, dicendo al suo popolo che un giorno sarebbe ritornato come dio e nobile re. Pensiamo per esempio agli amuleti o ai talismani che vengono utilizzati ancor oggi e che fungono da portafortuna (i primi) e da protettori (i sec… Ciondoli. di grande fascino, messaggera della luce e incarnazione di divinità immortali-Il suo colore e le sue modalità ne fanno un’immagine solare per eccellenza, associata com’è al rosso e al fuoco. Per comprendere meglio su cosa volava Vata. Accadde dopo la contesa fra Horus (dio egizio chiamato Horon nella tradizione sumera) e Seth (figlio di Marduk e Sapanit, dio egizio conosciuto come Satu nella tradizione sumera) e dopo la battaglia aerea nei cieli di Tilmun (Terra dei missili, la Quarta Regione nella penisola del Sinai). da AlunaJoy’s newsletter, HAUK’IN SPECTRUM – Aprile 1999, tradotto dal ricercatore Luca Brugnoli, si racconta di una misteriosa struttura di roccia, somigliante una porta alta 7 metri e altrettanto larga, con una piccola alcova di 2 metri nel centro, è stata recentemente trovata da Jose Luis Delgado Ma mani, nelle Hayu Marca Mountain nella regione del Peru meridionale, a 35 Km dalla città di Puno, chiamata dagli Indiani: Città degli Dei. Alle analisi, le mummie regali della XVIII dinastia presenterebbero gruppo sanguigno A. Considerando che il gruppo sanguigno pi diffuso in Egitto era, ed è ancora oggi, il gruppo 0, lacosa risulta insolita. C’è un passo nel libro della Creazione del popolo Vuh, che evidenzia l’intelligenza superiore dei padri creatori e fondatori della loro civiltà e ci riferisce testualmente queste parole: “Essi vedevano, e potevano vedere lontano all’istante, riuscivano a sapere tutto quello che vi era al mondo. Iside piangeva il marito morto e Horus, che giurò vendetta, promise alla madre che avrebbe ritrovato il padre defunto; prese le sembianze di falco volò su tutto il deserto e grazie alla potenza della sua vista ritrovò i 14 pezzi del corpo di suo padre. I 400 fratelli fecero guerra, uccisero il sole e seppellirono il suocorpo nella sabbia. > apertura dell’occhio sinistro secondo l’insegnamento misterico egizio, che rappresentava questo stato psicofisico con il simbolo dell'occhio destro, da cui sgorga  l'energia del serpente, rappresentato da un cobra femmina, che è la manifestazione della dea che personifica l'occhio ardente di Ra. Alcuni dicono che accadde quando una piuma colorata toccò il suo seno. Finalmente Iddio dall’uomo (Is, Isch), trae la donna (Ise, Ischa), in modo da stabilire fra essi il più stretto grado di consanguineità; ma senza però che questa sia, a parlar propriamente, figliuola di quello. Il cielo è pieno di macchine volanti sorprendenti; nere come l’oscurità, su cui spiccano gialli bagliori”. Coatlicue stette in cima al colle e fu resa gravida, La vita si mosse dentro di lei. (in realtà quali carri potevano discendere dal cielo? Così ne bevve 5 coppe piene. Virgilio, ricordato dal Cartari nel suo libro “Immagini de i Dei degli antichi”, non da meno ricordando la grande Madre, la dea della Frigia chiamata anche Berecinthia (cioè dal monte Berecinto, un altura come l’Hermon per i Vigilanti e gli Anunnaki), ci dice: “Qual Berecinthia madre de gli Dei Coronata di tori sopra il carro Sen va per la città di Frigia altera Della divina sua prole, onde cento Nipoti tutti abitator del Cielo Si vede intorno, e quei sovente abbraccia”. occhio di horus centro esoterico di consulenze e vendite di articoli e prodotti esoterici . Dagli scritti di Sanconiatone si viene a conoscenza che nell’”Età dell’Oro”, quando gliuomini vivevano in armonia con gli dei, Taautus, il Thot egizio, fondò la civiltà egizia, egli costruì un vascello, una “Camera Celeste”, che usò per viaggiare nello spazio e quando lascio l’Egitto, salutando i sacerdoti disse loro: “Adesso ritorno dal paese da dove venni”. passato un giorno nella base isolata dove c’è l’avvampamento vi ero andato in missione, ne ritorno per rendere conto, aprimi affinché possa dire ciò che ho visto. Nonostante tutto l’uomo ha sempre vissuto in un mondo materiale per cui, per non perdere del tutto il contatto con la propria spiritualità, ha avuto bisogno di riscontri visibili e tangibili. Repentinamente la sua navigazione s’arresta”. Uno dei simboli più famosi e conosciuti del Mito Osirideo resta indubbiamente l’Occhio di Horus.. Osiride,una volta reintegrate le membra disperse da Seth, grazie all’opera di Iside e Neftis, dona al figlio Horus allorquando, emergendo dal mondo della luce velata, la Duat, lo abbraccia trasmettendogli il potere della conoscenza,della consapevolezza e della trasformazione. Egli si trasformò in una formica nera e rubò il grano alle formiche rosse. L'ureo, posto non a caso sul copricapo della regina Nefertiti, moglie del Faraone Amenophi IV detto Akenathon, voleva indicare che anche Lei possedeva questo potere. Questo monumento fatto risalire a circa 8-10.000 anni fa, sarebbe addirittura, contemporaneo all’uomo di Tepexpan, il più antico esemplare umano mai ritrovato finora in America centrale e sicuramente non in grado di edificare una simile costruzione. Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’Angelo che me le aveva mostrate. Incantesimi Di Protezione. Comprendiamo quindi chi fosse quel dio “nascosto nelle braccia del sole” evocato nella celebrazione dei Due Occhi di Horus, come riferisce Plutarco: “Negli inni sacri di Osiride viene invocato – colui che sta nascosto nelle braccia del sole – e il trenta del mese di Epifisi (27 maggio - 26 giugno, quindi al solstizio) si festeggia la nascita degli Occhi di Horus: in questo giorno, infatti, anche la luna e il sole si trovano sulla stessa retta, e per gli egiziani non solo il sole, ma anche la luna sono Occhio e luce di Horus” (Iside e Osiride 52).Che questa simbologia egizia sia rintracciabile trasversalmente nel cammino dei riti lo dimostra la sua persistenza teologica nella Stele di Metternich (IV secolo a.C.). Conosciuto anche come Wadjet (Udjat, Uadjet, Uto, Wedjoyet, Edjo e Uto), il simbolo dell'Occhio di Horus rappresenta protezione, guarigione, buona salute e potere. Fratello e sorella giacquero assieme e peccarono. Nulla esisteva. Gli occhi di Horus erano considerati le due “barche” sulle quali il Dio Sole Ra compiva i propri viaggi diurni e notturni, accompagnando in cielo rispettivamente il Sole e la Luna. In nome di Seth rivendicheranno per loro tutte le stazioni Cielo-Terra. Quetzalcoatl intinse le dita nella coppa e aveva un buon sapore. La sua faccia era sporca di nerofumo onde mostrare che apparteneva al buio cielo notturno. Questi misteriosi individui dai tratti caucasici, “forse i superstiti della popolazione atlantidea”, sono stati rappresentati a La Venta addirittura in enormi sculture. Nel V sec. l'occhio di horus (chiamato anche udjat) e' un simbolo molto popolare, simbolizza contemporaneamente sia il sole che la luna. > l'ureo < L’ureo, posto sul copricapo dei Faraoni da solo o più spesso insieme ad un avvoltoio, ovvero un grifone, rapprentava, agli occhi dei sudditi,il simbolo vivente del potere divino dei Faraoni e indicava appunto il possesso della Terza Vista. Leggi anche  GLI IGIGI: LE DIVINITÀ CHE SI RIBELLARONO AGLI ANUNNAKI. simbolo dell occhio di horus il significato. Personaggi dello spettacolo solitamente utilizzano in maniera massiccia la simbologia "occhio di Horus" e il gesto delle corna. L'occhio di Horus (occhio di Ra) L'occhio di Horus è un simbolo di fortuna, di prosperità, di potere e di buona salute. Per gli Antichi Egizi era un potentissimo amuleto che, solitamente, veniva posto all'interno dei bendaggi che avvolgevano il corpo del defunto in quanto simbolo di rigenerazione. Simbolo mistico e di protezione. Non a caso a Tiahuanaco in Bolivia, pare che la “Porta del Sole “ riporti la mitica storia di “Orejona”” giunta da Venere nell’isola del sole, nei pressi del lago Titicaca, milioni d’anni fa, a bordo di un’aeronave. È l’Occhio di Horus Che si eleva fiammeggiante, innanzi a te”…” “Simile al Falco di Horus io mi libro nel cielo; le mie grida sono acute, come quelle di un’anatra selvatica, (altre volte sono paragonate ad un uccello acquatico) Io discendo, volteggiando verso la Regione dei Morti”… “Ecco io plano, simile ad uccello, dal cielo”…”Io sono colui che dimora nell’Occhio di Horus, Ecco che io giungo e rimetto Maat (La dea Maat è spesso rappresentata come una donna con una piuma di sul capo e simboleggiava la verità, la giustizia, fu la madre di Amon,) Nelle mani di Rà (il dio sole),”… ecc.. Nella raffigurazione che segue oltre ad essere messe in evidenza le possibili manovre che poteva fare l’Occhio di Horus, o meglio l’aeronave, è messo in evidenza anche il suo spostarsi nel cielo, infatti, il ripetersi della stessa raffigurazione che potrete notare separando l’immagine in due parti, può avere la sola funzione che il comunicare che l’oggetto raffigurato poteva occupare più spazi, quindi era in movimento, con la funzione aggiunta a ciò che rappresentano quel stesso susseguirsi di spirali che vengono interpretate, dagli studiosi,generalmente come fiamme, ma che in realtà, a mio parere vogliono rappresentare soprattutto il movimento cosa che una rappresentazione statica, senza artifizi, non può dare. Giunto presso i Feaci e poi nel paese dei Ciclopi, tocca finalmente le rive di Itaca e teme di non riuscire a vincere i numerosi avversari, ancora una volta aiutato da Atena. Apparirà chiaro ancora una volta l’intervento genetico alieno che donò “il soffio della vita” e la similarità con l’uccello sacro mesoamericano, Quetzal; se poi sentiamo gli stessi egizi dirci questi versi svanisce ogni dubbio: “Io sono l’anima di Ra, la guida degli Dei nel Duat…Che mi sia concesso entrare come un falco, ch’io possa procedere come il Bennu, la Stella del Mattino… cantando così divinamente da incantare lo stesso Ra”. Anhur Shu o Ashur era appunto il Dio che gli Assiri veneravano al posto di Marduk e veniva simboleggiato anch’esso da un disco alato. Questo occhio appare disegnato anche sul braccio della Regina Nefartari, su uno dei quattro piloni della stanza dove era  stato posto il suo sarcofago funerario, con un chiaro significato misterico segreto del tutto incomprensibile anche ai più esperti eggittologi.Si tratta infatti dell’occhio sinistro in comune tra Horus e l'Uomo, occhio che è stato reso cieco alla visione del mondo degli Dei e che solo con l’aiuto di un Dio, appunto Thot, potrà tornare a “vedere”<>“simile ad un falco d’oro dalla testa di Fenice, E’ infatti in questa differenza di comportamento in vita che si rivela la natura dell'annunciata magia di Thot, dalle piume purpuree, come quelle dell’Airone, che aiuta l’iniziando a compiere “il miracolo” di riuscire nuovamente a  vedere durante l’esistenza terrena con > ambedue gli occhi < il mondo terreno e quello celeste, in modo da superare brillantemente  e senza difficoltà la prova della > pesatura del cuore < e  spiccare il volo – nuovamente -, > SVELATO L'ENIGMA DELL'OCCHIO SINISTRO DI NEFERTARI <, http://videotopdalweb.it/video/esiste-una-sola-copia-al-mondo-di-questo-video-diffondilo-prima-che-lo-censurino/, Cuore a Cuore Un uomo non può cambiare il mondo ma può diffondere un messaggio  che può cambiare il mondo, Uno dei simboli più famosi e conosciuti del, Gli Egiziani quando vogliono simboleggiare il grande rinnovamento ciclico degli astri, raffigurano un. Le divinità Horus hanno dunque una valenza cosmica. Come potete vedere separando in due parti il reperto, noteremmo il ripetersi dell’immagine, e a mio parere, ciò prova la volontà di mettere in evidenza l’avanzare dell’aeronave nel cielo, proprio come una sequenza in una pellicola di un film.Apparirà chiaro che la scoperta dell’Occhio di Quetzalcoatl, proveniente da Teotihuacan, “l’antica città degli dèi del tuono”, legata per analogia alle altre divinità precolombiane come le divinità Inca di Viracocha e Maya di Kulkulkan; è per l’appunto, anche la rappresentazione dell’analogo Occhio del dio egizio Horus o Ra; più precisamente ne è la più dettagliata rappresentazione finora esistente, tanto da darne la giusta interpretazione che non a caso, dalle mie ricerche trova corrispondenze persino con la traduzione di alcune tavolette sumere eaccadiche tradotte da Zecharia Sitchin nel suo libro: “Il Libro perduto del dio Enki”, dove nella traduzione dell’undicesima tavoletta, chiaramente accenna ad un aeronave donata a Horus dalle deità sumere; e traducendo ci riferisce: “Ningishzidda (Thoth) consegnò a Horus una Colonna Fiammeggiante come unpesce celeste, con le pinne e la coda infuocate, i suoi occhi mutavano colore, dal blu al rosso e poinuovamente blu.A bordo della Colonna Fiammeggiante Horus si librò in volo verso il trionfante Seth. Giungo dal cielo e rimetto Maat ( la Dea della verità e della giustizia) nell’occhio di Ra (il Dio Sole)”,che, per gli egiziani, è appunto, La riconquista della vista dell’occhio sinistro può  avvenire quindi  solo se l’uomo o la donna, nel loro cammino terreno, hanno praticato le 42 prescrizioni indicate dalla Dea Maat e  valutate, nella. Il messicano Carlos Diaz da oltre vent’anni è testimone di avvenimenti ufologici, ma a noi basta ricordare solo la non ultima notizia che rissale al 31 dicembre 2007, proprio presso la cittadina messicana di Mezcala dove un grande disco volante luminoso è stato osservato da tutta la popolazione muoversi lentamente sopra la città, passando per la piazza principale, fino a raggiungere una collina adiacente, Pie de Minas, ricca di giacimenti di uranio, zinco, oro, argento e rame e li atterrare, rimanendo visibile per circa 30 ore. Un gruppo di persone che riuscito ad avvicinarsi a circa 50 metri dall’oggetto, ha riferito di un tradizionale disco volante di colore metallico che emetteva una forte luce bianco-bluastra.Un tempo probabilmente queste divinità atterravano con le loro aeronavi su apposite piste o strutture sopraelevate, come appare evidente anche nell’imponente piramide di Cuicuilco, nella valle di Anahuac, a pochi Km da Città del Messico. Non a caso in tutti questi luoghi compaiono i così chiamati OOPart, un termine che deriva dall’acronimo inglese Out of Place Artifacts (reperti o manufatti fuori posto), coniato dal naturalista americano Ivan Sanderson per dare un nome ad una categoria di oggetti di difficile collocazione storica. Una leggenda egiziana diceva che "Seth aveva strappato a Horus l'occhio sinistro e glielo aveva ridotto in pezzi, ma Thot riuscì a ricomporlo". Fecero guerra al dio sole. del Vaticano > PAPA FRANCESCO, "Lo Spillone "NON ILLUMINATO" di Firenze" > MATTEO RENZI, "Lo spillone "SPENTO" di Arcore" > SILVIO BERLUSCONI, La storia dei ciliegi innamorati e uccisi come il Toro Amigo del racconto di Hemingway, Il racconto della morte del Toro "Amigo", https://www.youtube.com/watch?v=aGGYjsxSJfc. lahwed apre per me un passaggio. … La leggenda di Horus e Seth. A fianco una curiosa statuetta ritrovata sempre in Guatemala che sembra rappresentare un essere in tuta spaziale. Fin dai tempi più remoti gli uomini utilizzavano simboli ai quali attribuivano particolari proprietà e che, talvolta, indossavano o si dipingevano sul corpo allo scopo di proteggersi da influssi negativi. Così, gli occhi volgendo al suo vicino, Favellava talun: ma rimanea La cagion del portento a tutti ignota. Prints, T-shirts, iPad and iPhone cases of this illustration are available for purchase here. L'occhio di Horus eBook: Ferrero, Ivo: Amazon.it: Kindle Store Selezione delle preferenze relative ai cookie Utilizziamo cookie e altre tecnologie simili per migliorare la tua esperienza di acquisto, per fornire i nostri servizi, per capire come i nostri clienti li utilizzano in modo da poterli migliorare e … portano tutti alla. Per vendicare la morte di suo padre egli combatté e uccise tutti i 400 guerrieri. La prima aveva nome Coatlicue e indossava una gonna di serpenti intrecciati. Gli recarono il succo inebriante della pianta di maguey e dissero: «Bevi!» ma egli rifiutòricordando i suoi voti. In Perù, addirittura, vi è un luogo dove sorgono le mura di Sacsayhuamn, “Luogo del Falco”, un sito archeologico Inca, in un’altura di Carmenca, a nord della città di Cusco, dove si adorava, per l’appunto, Viracocha o meglio “l’Horus mesoamericano”. Questo numero, nella simbologia egizia rappresenta un numero magico. Conoscon le cittadi e i pingui campi, E senza tema di ruina o storpio, Rapidissimi varcano, e di folta Nebbia coverti, le marine spume”. Altri dicono che il numero fosse 4000. Ma Coatlicue aveva già una grande famiglia. Ora, invece, i discendenti degli Annunaki sono diventati a immagine e somiglianza dei Terrestri. La figura di Quelzalcoatl si esprime attraverso il culto del serpente alato, molto diffuso nell’America Centrale del periodo precolombiano dove appare legato ad un popolo di astronomi che abitava il Messico addirittura 3500 anni fa ed è legato ai mitici “Sapienti dalla pelle chiara”, che apparivano come serpenti ricoperti di piume e chesarebbero giunti in Messico su grandi navi senza remi.

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