Tale coordinamento avviene in coerenza, fatte salve le peculiarità del Corso, con gli orientamenti prefigurati dalla Commissione Orientamento, Tirocini e Placement, presieduta dal Prorettore Delegato all'Orientamento Universitario di Ateneo.Oltre al servizio di supporto nell'attivazione di tirocini e stage (di cui al punto B5.3), l'Ateneo di Bergamo offre numerose attività di preparazione all'ingresso nel mercato del lavoro. Nel percorso di laurea realizzato dalla nostra Università concorreranno alla prospettiva di progettazione unitaria da parte degli studenti anche le attività di insegnamento che si realizzeranno in collaborazione diretta con le scuole, in una dimensione di alternanza formativa e continua che favorisce una connessione critico-riflessiva tra aula universitaria e ambiente scuola. Genealogia e morfologia teorico-storica dei processi di educazione, formazione e istruzione nell’infanzia dall’età antica all’età contemporanea. - Aspetti culturali e della quotidianità – abitudini alimentari, festività, cibo - di paesi anglofoni e anglosassoni. Obiettivi formativi- Sviluppare abilità osservative complesse ed integrate per poter comprendere e analizzare pratiche e strumenti impiegati nella scuola dell’infanzia e primaria per favorire l’accoglienza di alunni in particolare provenienti da famiglie straniere, tramite la lettura di articoli e la visione di materiale audiovisuale in lingua inglese inerenti il tema dell’accoglienza e della continuità didattica in istituzioni educative italiane, del Regno Unito e di paesi anglofoni, in un’ottica comparativa.- Fornire strumenti linguistici ed epistemologici per interloquire rispettivamente con la scuola primaria e secondaria di primo grado attraverso l’analisi di strumenti di comunicazione, in lingua italiana e inglese, quali il portfolio delle competenze, atti ad assicurare una buona continuità didattica ed educativa in particolare per l’insegnamento della lingua inglese.- Redigere un questionario in lingua inglese a partire dai contenuti del corso e, anche tramite la collaborazione dei tutor di laboratorio, individuare e interpretare, durante l’esperienza di tirocinio nelle istituzioni scolastiche di riferimento, metodologie comunicative e attività progettate da queste ultime per favorire l’accoglienza di alunni e famiglie che, nell’attuale panorama culturale, avessero più familiarità con l’inglese che con l’italiano.- Progettare, attraverso supporti cartacei o multimediali e l’ausilio della lingua inglese, un’attività di accoglienza per allievi del primo anno della scuola primaria provenienti da famiglie italiane e straniere. L'accesso al corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione primaria richiede il possesso dei risultati di apprendimento previsti dai percorsi di studio del secondo ciclo di istruzione.. Classe di laurea: LM-85 bis - Scienze della formazione primaria Durata: 5 anni Nome inglese: Primary Teacher Education Dipartimento: Scienze formative, psicologiche e della comunicazione Sede: Napoli, corso Vittorio Emanuele 292 Presidente/Referente: Fabrizio Manuel Sirignano. Ambito disciplinare: laboratorio di lingua inglese V Obiettivi formativiIl laboratorio di lingua inglese V si prefigge i seguenti obiettivi: - Comprendere, in un’ottica interdisciplinare, l’importanza del Content and Language Integrated Learning attraverso l’analisi di articoli e di alcuni moduli di CLIL in inglese per alunni della scuola dell’infanzia e primaria.- Progettare un modulo CLIL in inglese per alunni della scuola dell’infanzia o primaria, a partire dal materiale fornito a lezione. Struttura e verifica del profittoIn itinere: questionario riguardante i contenuti del corso e il materiale e gli articoli analizzati in classe.Il superamento del test finale prevede la progettazione, in base alle indicazioni fornite dal docente durante le lezioni e mediante le attività guidate svolte in collaborazione con i tutor di laboratorio, di una breve attività in lingua inglese per allievi della scuola dell’infanzia e/o primaria attraverso l’impiego delle TIC. Peculiarità del CorsoIl Corso di Studi in Scienze della formazione primaria, così come illustrato nella sua presentazione e come definito in sede di progettazione, è caratterizzato da un'articolazione didattica che vede agire in sinergia insegnamenti, laboratori annessi agli stessi e laboratori ordinamentali, allo scopo di favorire una compiuta circolarità tra teoresi, pratica e tecnica.Per dare corpo a tale impianto, è necessario coordinare al meglio ogni azione, e prevedere un dispositivo, come quello del portfolio personale dello studente e della studentessa, che aiuti ciascuno/a a tenere le fila del proprio percorso senza mai abbandonare l'esercizio della riflessività e dell'osservazione critica di sé e della situazione.In allegato si riporta il link al Regolamento didattico - parte normativa di Scienze della formazione primaria, che all'art. Con i Dipartimenti di afferenza degli insegnamenti di tedesco, spagnolo e francese si sono concordate specifiche curvature della programmazione dei Corsi. Il tirocinio ha ancor una specifica declinazione inclusiva che si realizza negli anni dal terzo al quinto di corso con riconoscimento crediti ad hoc.Per gli studenti lavoratori sono previsti percorsi personalizzati volti a favorire l'analisi critica delle loro prassi lavorative, sempre in coerenza con le competenze attese al termine del percorso di tirocinio.I docenti nominati come referenti per il coordinamento dei laboratori con i tirocini dal Consiglio del Cds ricevono regolarmente gli studenti e collaborano sistematicamente con i tutor organizzatori e coordinatori e il Presidente del Cds alla realizzazione, al monitoraggio e alla valutazione del percorso di tirocinio curricolare degli studenti, anche in relazione ai laboratori annessi svolti nelle scuole (esterno) a partire dal primo anno di corso e al tutorato tra pari previsto tra gli studenti del terzo (avviato sperimentalmente nel secondo) e il primo anno di studio.Per svolgere l'attività di tirocinio gli studenti iscritti al secondo anno devono presentare un'apposita domanda, nei termini e secondo le modalità che vengono appositamente indicate sul sito. In seguito si procederanno ad osservazioni di spazi e attività educative realmente svolte nella scuole dell’infanzia e/o primarie che consentano di verificare l’intensità della presenza di termini in lingua inglese impiegata in tali contesti, tenendo in considerazione il panorama attuale, in cui l’inglese dovrebbe essere impiegato come lingua veicolare anche per la comunicazione con famiglie straniere. Ambito disciplinare: laboratorio di lingua inglese III Obiettivi formativiIl laboratorio di lingua inglese I si prefigge i seguenti obiettivi: - Consolidare e approfondire competenze di produzione scritta e orale in lingua inglese, attraverso l’analisi di articoli, l’osservazione e, successivamente, la redazione di documenti, quali email o circolari, atti a favorire una efficace comunicazione scuola-famiglia nel contesto della scuola dell’infanzia e primaria, in particolare con alunni e famiglie che, nell’attuale panorama multiculturale, avessero più familiarità con l’inglese che con l’italiano.- Conoscere e comprendere l’organizzazione scolastica, in un’ottica comparativa, di scuole dell’infanzia e primaria italiane, del Regno Unito e di paesi anglofoni dal punto di vista ordinamentale e progettuale e il rispettivo profilo formativo in particolare per quanto concerne le prassi e le risorse impiegate per favorire l’inclusione.- Progettare, durante le ore di attività laboratoriale con i tutor, un questionario per poter svolgere interviste in lingua inglese circa le risorse e le pratiche inclusive messe in atto nelle istituzioni scolastiche in cui si svolgerà il tirocinio. Stampa questo capitolo. La prova finale del corso di laurea magistrale si conclude, come previsto dalla norma di riferimento, con la discussione della tesi e della relazione finale di tirocinio che, unitariamente, costituiscono esame avente valore abilitante all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. capacità relazionali e gestionali che rendano possibile un fruttuoso apprendimento per ciascun bambino, una buona relazione con le famiglie, la convivenza di culture diverse, lo sviluppo del senso di responsabilità e disciplina, la solidarietà e il senso di giustizia5. I contenuti che saranno trattati durante le ore di didattica in aula, sempre secondo una prospettiva interattiva e laboratoriale, sono i seguenti: - progetti accoglienza e continuità didattica ed educativa nelle scuole dell’infanzia e primaria britanniche, di paesi anglofoni e italiane; il portfolio delle competenze nella scuola dell’infanzia e primaria e secondaria di primo grado. Per questa ragione il tirocinio formativo curricolare intende possedere valenza orientativa ed auto-orientativa mirata per ciascun studente del CdS.Scopo del tirocinio è favorire nello studente la maturazione della consapevolezza professionale relativa alle specificità delle scuole dell'infanzia e primaria e, al contempo, lo sviluppo della competenza personale orientata all'agire professionale in situazione.Le competenze attese vengono promosse annualmente nel Progetto di tirocinio (allegato al Quadro D5 Progettazione del CdS) e sistematicamente monitorate attraverso le apposite Schede di messa in trasparenza, rilette alla luce dei criteri esplicitati nel Progetto stesso.Ogni anno l'attività di tirocinio verrà accompagnata da un seminario di presentazione e da uno finale; è previsto, inoltre, durante ogni percorso annuale, che le varie figure tutorali, in collaborazione con i docenti del corso, all'interno del tirocinio indiretto, organizzino la lettura guidata di un'esperienza didattica "classica" che sia stata riconosciuta nel canone della storia della pedagogia (dall' Athena fanciulla di Lombardo Radice a Il paese sbagliato di M. Lodi, da I ragazzi felici di Summerhill o il Diario Di Muzzano di M. Boschetti Alberti, a La scuola come centro di ricerca di A. Giunti o alle Lettere luterane di P.P. Tale presupposto permette di valorizzare il know how degli studenti che già insegnano in quanto diplomati e le buone pratiche realizzate, di creare sinergie professionali funzionali ad un efficace inserimento dei neo-laureati nell'attività di insegnamento e di garantire un adeguato accompagnamento nella formazione in servizio necessaria ai docenti che nelle scuole ricopriranno il ruolo strategico di tutor accogliente degli studenti del Cds.Sono state implementate le forme di comunicazione, già attivate dal CQIA in relazione al corso di specializzazione per il sostegno e alla formazione in servizio, necessarie per fornire alle scuole convenzionate le occasioni che possono favorire l'impiego dei nostri futuri laureati, oggi nostri studenti, per coprire esigenze di supplenze o di progetti educativi e didattici stipulati nei PTOF.E' ormai stabile il tavolo Università-territorio di SUS, con un sottogruppo SFP costituito da Dirigenti scolastici del territorio e da rappresentanti dell'UST di Bergamo che, con il presidente e alcuni docenti del Cds, ha messo a fuoco gli aspetti organizzativi, didattici e relazionali relativi ai seguenti temi: l'organizzazione dei laboratori di alternanza formativa realizzati all'interno degli insegnamenti, l'organizzazione del tirocinio diretto nelle scuole, la definizione dei criteri per selezionare i gruppi classe e i tutor accoglienti, i percorsi di formazione integrati necessari per le diverse figure tutorali provenienti dalla scuola, le modalità di accompagnamento ai neo-laureati nel momento dell'inserimento lavorativo.Tale confronto si è svolto anche all'interno di tutte le Conferenze di Servizio di Ambito territoriale di Bergamo promosse dall'Ufficio Scolastico alle quali il Corso ha partecipato.Infine, in coerenza con il progetto programmatico del Corso, particolare cura è data alla formazione degli iscritti al Corso che siano docenti non laureati di ruolo o non di ruolo nell'infanzia e nella primaria e che desiderano arricchire e aggiornare la propria formazione e pratica professionale, attraverso l'accesso al nostro Corso di Laurea e al conseguimento del relativo titolo.

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