È una cosa lasciva e imponente. (ibidem), Sul fare del giorno le stelle sbiadiscono d’invidia vedendo emergere dalla nebbia gli incanti di Venezia. (Tiziano Scarpa), Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità. Bighellona. Le Pietre di Ruskin non è un testo facile, ma lo si può leggere illuminati dall’amore per Venezia. (Ezra Pound), A Venezia si gira portandosi addosso la propria faccia per ciò che essa è veramente: un luogo pubblico. "Le pietre di Venezia" di John Ruskin sono da sempre lo specchio fulgido e fedele della città lagunare, il breviario d'obbligo per chi voglia imbastire un rapporto non effimero con la sua civiltà ambientale e artistica. E’ tutta pietra che viene da fuori: come ha scritto Paolo Barbaro, quasi tutto ciò che vedi a Venezia viene da qualche altra parte, è stato importato o trafficato, se non razziato. (Italo Calvino), Venezia, la figlia primogenita della libertà. (Tiziano Scarpa), Vivere a Venezia vuol dire, prima di tutto, avere pazienza con sé stessi, abituarsi ad altre velocità. Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin?Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, Le pietre di … È una cosa lasciva e imponente. Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a “Venezia”. Perché vuoi sapere a tutti i costi dove ti trovi in questo momento? (Charles Dickens), Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana. (Tiziano Scarpa), Non c’è luogo che non contenga qualche cosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto. Non c’è luogo che non contenga qualche cosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto. John Ruskin è stato uno scrittore, pittore, poeta e critico d'arte britannico.… Ma mi piace moltissimo. (Indro Montanelli), Venezia è come mangiare tutta in una volta una scatola di cioccolatini al liquore. Noli me tangere dice. Essa mette in fuga gli abitanti. Cantata e celebrata dai poeti, la città dei Dogi è avvolta da un’aura quasi magica, che si respira tra le calli, i canali, i ponti, in ogni angolo, in ogni dove. Venezia non può esser paragonata che a se stessa. Venezia: beltà lusingatrice e ambigua; racconto di fate e insieme trappola per i forestieri. (Umberto Galimberti), In nessun’altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d’arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia. Le pietre di Venezia. (John Ruskin), Un miracolo che non è fatto per i dormiglioni: l’aurora che sorge dalla spuma del mare, formosa come la divina Venere. (Eugenio Da Venezia), La padrona del mondo, così chiamavano Venezia. A cura di Anna Ottani Cavina . (Mieczysław Kozłowski), Legge veneziana non dura una settimana. E infatti di questo dovrei parlare. Le pietre di Ca’ Foscari: Ruskin e il Palazzo 21 e soprattutto da Byron, il quale nel 1821 aveva dedicato alla vicenda del doge Francesco Foscari e di suo figlio Jacopo la tragedia, I due Foscari. È dalla notte dei tempi che naviga: ha toccato tutti i porti, ha strusciato addosso a tutte le rive […] Sulla cartina geografica il ponte che la collega alla terraferma assomiglia a una lenza: sembra che Venezia abbia abboccato all’amo. Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago. (Guy de Maupassant), Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi. Sul nostro sito web elbe-kirchentag.de puoi scaricare il libro Le pietre di Venezia. Le pietre di Venezia, traduzione di Alessandro Tomei, Roma, Ulisse Carboni - Libraio Editore, 1910. (Tiziano Scarpa), Il cuore di Venezia è piazza San Marco. (Johann Wolfgang Goethe), Venezia è come una donna. Si intitola: A caso. Assecondalo, per una volta. Mi sento fresco e giovane quando il mio piede posa su queste calli, e i contorni di San Marco mi entusiasmano (….) (Francesco Guccini), Non vorrei scrivere molto su Venezia; penso che tutti la conoscano. (Montesquieu), In nessun’altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d’arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia. (Truman Capote), Venezia non può esser paragonata che a se stessa. Venezia è come mangiare un’intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta. (Guy de Maupassant), Venezia, metà donna, metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell’Adriatico. Si tratta di opere straordinarie, acquarelli raffinati che raccontano paesaggi, cieli, nuvole, architetture, esaltati dalla splendida scenografia di Pier Luigi Pizzi. Davvero imperdibile la mostra John Ruskin Le pietre di Venezia allestita a Palazzo Ducale sino al 10 giugno 2018. Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. Un dannato antico posto da sogno, stupendo, immateriale, impossibile, perverso, irreale. I contenuti di questo blog includono semplici collegamenti di pubblico dominio a contenuti ospitati su altri server in rete, come ad esempio … Si vede che non avete mai visto Monfalcone. (Hermann Hesse), Grazie a Dio sono qui! Venezia! A cura di Anna Ottani Cavina. È una città dove non esiste la privacy. „Arrivammo a Pantalica, l'antichissima Hybla, ci arrampicammo su per sentieri di capre, entrammo nelle tombe della necropoli, nelle grotte-abitazioni, nei santuari scavati nelle ripide pareti della roccia a picco sulle acque dell'Anapo. Aveva visto una volta Venezia e il Ponte dei Sospiri, e quando pronunciava la parola sospiri lo faceva a voce così alta e insistente che si capiva come si struggesse per l’Italia. Twitter. (Dal web), Una città conservata in salamoia. Guardala su una carta geografica. Le lingue occidentali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari, 19-42 Clegg, Sdegno. (Dal web), La laguna è opera antica della natura. (Proverbio), Dite: Com’è triste Venezia! (Iosif Aleksandrovič Brodskij), Ora sono a Venezia, mio caro Usbek. Le pietre di Venezia. (Tiziano Scarpa), Venezia! (George Gordon Byron), Nulla di più diverso delle due grandi città marinare rivali che si divisero il dominio del Mediterraneo e i traffici con l’Oriente: Venezia e Genova. Ma questa città profana manca del tesoro più prezioso che ci sia al mondo, l’acqua sorgiva: è impossibile compiere una sola abluzione rituale. Vorrei tentare di tracciare le linee di questa immagine prima che vada perduta per sempre, e di raccogliere, per quanto mi sia possibile, il monito che proviene da ognuna delle onde che battono inesorabili, simili ai rintocchi della campana a morto, contro le pietre di Venezia”. (Joseph Brodsky), Il dramma di Venezia non è soltanto nei marmi che si sfarinano, nei mosaici che si screpolano, nei dipinti che sbiadiscono, insomma nel patrimonio artistico e culturale che si spappola. Il nostro santo Profeta ne ha orrore: dall’alto del cielo la guarda sempre in collera. Le Pietre di Pantalica è una raccolta di racconti di Vincenzo Consolo pubblicata nel 1988. Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin?Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, Le pietre di Venezia: uno studio della sua … Ha scritto l'autore none. (Mieczysław Kozłowski), Ma quando siamo usciti, stanchi e intontiti, dalla stazione di Venezia e abbiamo visto il Canal Grande e i palazzi marmorei che sfioravano l’acqua melmosa, quel gioiello di cultura che si dondolava sui canali fetidi e muffosi, abbiamo improvvisamente compreso quanto forte e tenace è l’uomo e quanto meraviglioso è il suo spirito, e si è destato in noi un tale amore per l’umanità, l’umanità con le sue pene e le sue epidemie; e siamo penetrati ad occhi aperti dentro un sogno, perché Venezia è il sogno di ogni città…. (Mieczysław Kozłowski), Stai camminando sopra una sterminata foresta capovolta, stai passeggiando sopra un incredibile bosco alla rovescia. Gli aggettivi per definire Venezia non bastano mai, e qualunque descrizione, anche la più esaustiva, non sarebbe in grado, attraverso le parole, di renderle piena giustizia. Vi sono arrivato di sera, e la sensazione di quella sera e della luminosa mattina successiva è ormai parte di me per il resto della mia esistenza. Le pietre di Venezia (titolo originale: "The Stones of Venice") è un trattato in tre volumi sull'arte e sull'architettura veneziana scritto dallo storico dell'arte inglese John Ruskin, pubblicato per la prima volta dal 1851 al 1853.. (Marcel Proust), Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a “Venezia”. Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana. (Władysław Mieczysław Kozłowski), Venezia è il posto dove navigano i violini. (Mieczysław Kozłowski), Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a Venezia. Utilizziamo cookie e altre tecnologie simili per migliorare la tua esperienza di acquisto, per fornire i nostri servizi, per capire come i nostri clienti li utilizzano in modo da poterli migliorare e per visualizzare annunci … (Dal web), Roma caput mundi Venezia secundi. (John Ruskin), Non vi è nulla che mi abbia colpito in vita mia come Venezia. Un dannato antico posto da sogno, stupendo, immateriale, impossibile, perverso, irreale. (Carlo Dossi), E quando lasciamo Venezia scopriamo che i nostri orologi hanno problemi a tornare di nuovo al tempo reale. Le pietre raccontano e amano farsi ascoltare. Le Pietre di Venezia”. Eppure esse hanno in comune un dato negativo nella loro situazione topografica che già determina il loro destino. (Abraham Yeshoua), Li Viniziani si sanno fare signori di Lombardia, e parmi la monarchia d’Italia. E poi il Palazzo Ducale, il Canal Grande, la Torre dell’Orologio. Visitmuve Visita il sito della Fondazione Musei Civici di Venezia … (Truman Capote), Venezia soffre soprattutto delle conseguenze di una cultura che tende ad estrapolarla, a farne qualcosa che non appartiene più alla vita, ma soltanto ai sogni dei poeti (dei cattivi poeti, tuttavia, giacché i poeti veri hanno, e come!, il senso del rapporto tra l’arte e la vita). Il nostro santo Profeta ne ha orrore: dall’alto del cielo la guarda sempre in collera. Ma nel dirti che cos’è Venezia, ebbene, sento che mi è impossibile. Mattinate fiorentine (2 voll. (Mieczysław Kozłowski), Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana. (Friedrich Nietzsche), Il Canal Grande, con le sue svolte serpentine, non la cede in bellezza ad alcuna strada del mondo, né vi è spazio che regga il confronto con quello antistante piazza San Marco. (Carlo Dossi), L’arte veneziana è una ghirlanda di fiori olezzanti; è una collana di pietre preziose. Per la prima volta in […] I, § 1 Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin? (Mieczysław Kozłowski), Le strade sono piene d’acqua. Romantica, coinvolgente, pittoresca. (Johann Wolfgang Goethe), L’amore presta il suo nome a un infinito numero di relazioni che gli si attribuiscono, e nelle quali non ha maggior parte di quanta ne abbia il Doge in ciò che accade a Venezia. Dopo aver espresso le sue teorie estetiche in Pittori moderni (Modern painters, 1843-60), R. sviluppò le sue idee sui rapporti tra vita, arte, politica e società in due opere fondamentali: Le sette lampade dell’architettura (The seven lamps of architecture, 1849) e Le pietre di Venezia (The stones of Venice, 1851-53). Grazie a Dio sono qui! Questa parola da sola sembra far scoppiare nell’anima un’esaltazione, eccita tutto ciò che vi è di poetico in noi, scatena tutte le nostre facoltà di ammirazione. Si vede che non avete mai visto Monfalcone. (Guy de Maupassant), Venezia (…) giace ancora dinanzi ai nostri sguardi come era nel periodo finale della sua decadenza: un fantasma sulle sabbie del mare, così debole, così silenziosa, così spoglia di tutto all’infuori della sua bellezza, che qualche volta quando ammiriamo il suo languido riflesso nella laguna, rimaniamo incerti quale sia la Città e quale l’ombra. Un’abitudine mentale fa credere che i veneziani si muovano soprattutto in barca. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. (Dal web), Veneziano, largo di bocca, stretto di mano. Nulla di più diverso delle due grandi città marinare rivali che si divisero il dominio del Mediterraneo e i traffici con l’Oriente: Venezia e Genova. (Camillo Boito), Venezia! Si può aver visto tutte le città del mondo e restare sorpresi arrivando a Venezia: si sarà sempre stupiti di vedere una città, delle torri e delle moschee emergere dall’acqua, e trovare una quantità enorme di persone in un luogo dove dovrebbero stare soltanto dei pesci. (Proverbio), Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall’altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall’acqua come al tocco della bacchetta di un mago. Il testo di riferimento è il magnifico libro “The Stones of Venice” (1851-1853, 3 volumi), al quale si aggiungono le scenografiche tavole in folio degli “Examples of the Architecture of Venice”, pubblicate negli stessi anni, e “St. Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, Le pietre di Venezia: uno studio della sua … Sottotitolo: senza meta. (Marcel Proust), Chiudi gli occhi camminando: ascolta la babele delle lingue dei turisti di tutto il mondo concentrati lungo cinquanta metri di calle. (Proverbio), Il primo e unico itinerario che ti suggerisco ha un nome. (Tiziano Scarpa), Vi sono Atlantidi dai molti volti. (Dal web), Pane padovano, vino vicentino, trippe trevisane e donne veneziane. Eppure esse hanno in comune un dato negativo nella loro situazione topografica che già determina il loro destino. E’ tutta pietra che viene da fuori: come ha scritto Paolo Barbaro, quasi tutto ciò che vedi a Venezia viene da qualche altra parte, è stato importato o trafficato, se non razziato. Venezia è piccola, puoi permetterti di perderti senza mai uscirne davvero. (Bruno Barilli), A Venezia, quando c’è la luna, par di passeggiare in una acquaforte. Oltre a resuscitare le sorti di un Turner ormai sul viale del tramonto, scatenare la moda per lo stile Neogotico e fare la fortuna dei Preraffaelliti, John Ruskin (1819-1900) inventò la critica d’arte come la intendiamo oggi. Esiste un nome nelle lingue umane che abbia fatto sognare più di questo? Ma, come precedentemente anticipato, le parole non sono sufficienti: Venezia è un gioiellino, un “sogno”, che tutti dovrebbero vivere almeno una volta nella vita. (Ibidem), Venezia: la città magica dove la gente viene a cercare quelle cose che non trova in alcun posto. (Iosif Brodskij), Venezia è una città incompatibile con il moderno. Convegno: John Ruskin e Venezia, 22 marzo 2018, Museo Correr. Pinterest. Il ricco e il povero girano a piedi, senza ostentare questa specie di dichiarazione dei redditi su ruote. La paura non è infondata, se non altro perché la città è talmente unica da rappresentare di per sé tutta una civiltà. Amazon e il logo Amazon sono marchi commerciali di Amazon.com, Inc. Questo sito partecipa al Programma di Affiliazione di Amazon EU, che ci consente di guadagnare una commissione pubblicitaria con gli acquisti idonei effettuati tramite i link verso Amazon.it. Vorrei tentare di tracciare le linee di questa immagine prima che vada perduta per sempre, e di raccogliere, per quanto mi sia possibile, il monito che proviene da ognuna delle onde che battono inesorabili, simili ai rintocchi della campana a morto, contro le pietre di Venezia” John Ruskin, The Stones of Venice ISBN: 978-88-317 … (Francesco Guccini), Di tutto il diadema di Bisanzio è rimasta una sola perla, ma è la più bella: Venezia. Ci si incontra in continuazione, ci si saluta sette volte al giorno, si continua a parlare allontanandosi, a venti metri uno dall’altro, alzando la voce in mezzo ai passanti. (Iosif Brodskij), Coloro che hanno visto Venezia ma non sono stati al Palazzo Ducale, hanno visto uno spettacolo ma non sono stati dentro il teatro. (Thomas Mann), Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia la vende ai turisti. (Dal web), Venezia è quel tipo di città dove lo straniero e l’indigeno sanno in anticipo di essere in mostra. (Charles Aznavour), [Venezia] dispensa ai bipedi in arrivo la nozione di una superiorità estetica, una nozione che manca nelle loro tane d’origine, nel loro ambiente abituale. Vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro. (Guido Piovene), E pur se queste lagune si colmano via via, e dalle paludi salgono perfidi miasmi, se il commercio langue e la potenza della Repubblica declina, nondimeno la sua struttura grandiosa e il suo carattere non cesseranno un istante di apparire all’osservatore degni di venerazione. Di. Venezia! È una ghirlanda di fiori olezzanti; è una collana di pietre preziose. John Ruskin, Le pietre di Venezia, 1852 C’è un romanzo di Bohumil Hrabal dove un bambino ha l’ossessione dei chiodi. Non preoccuparti, lascia che sia la strada a decidere da sola il tuo percorso, e non il percorso a farti scegliere le strade. Entrambe le metropoli sono sorte senza terra sotto i piedi: Venezia come città di palafitte e isolotti lagunari, Genova come città verticale addossata alle alture che non lasciano spazio tra le loro pareti e il mare, di modo che le case devono appiattirsi l’una sull’altra, espandersi a ventaglio sopra un porto sempre più ramificato e affollato. Venezia! È una fata col sole per nimbo, che attrae, che ammalia ma che, a lungo fa venir le traveggole. Le pietre di Venezia, Introduzione di Jan Morris, … Li pianta solo sui pavimenti: a casa, in albergo, dagli ospiti. Esiste un nome nelle lingue umane che abbia fatto sognare più di questo? La primavera veneta è tutto un fiorire di mostre. Si vede che non avete mai visto Monfalcone. Butta via la cartina! È il paradiso delle città, e una luna sufficiente a fare impazzire metà dei savî della terra batte con i suoi puri sprazzi di luce sull’acqua grigia davanti alla finestra; e io sono più felice di quanto sia mai stato in questi cinque anni — felice davvero — felice come in tutta probabilità non sarò mai più in vita mia. La sua interpretazione dell'arte e dell'architettura influenzarono fortemente l'estetica vittoriana ed edoardiana. Un giro vizioso. (Tiziano Scarpa), Il pizzo verticale delle facciate veneziane è il più bel disegno che il tempo-alias-acqua abbia lasciato sulla terraferma, in qualsiasi parte del globo. (Iosif Brodskij), Chi non deve reprimere un brivido fugace, una segreta timidezza e angoscia, quando sale per la prima volta o dopo lunga dissuetudine su una gondola veneziana? Coacervo di popolazioni, Venezia è considerata una delle più belle città al mondo, per il suo straordinario patrimonio artistico ed architettonico, e non è una caso che accolga ogni anno milioni di turisti, sia italiani che stranieri. Così come altri libri dell'autore none. Ma qual è la sua testa? Dapprima la marea, il riflusso e la terra in azione reciproca, quindi il progressivo abbassamento delle acque preistoriche, fecero sì che all’estremità superiore dell’Adriatico si formasse una considerevole zona paludosa, che, dopo esser stata sommersa dall’alta marea, viene parzialmente lasciata libera dal riflusso. Non mi è mai successo prima di aver paura di descrivere quanto mi è capitato di vedere. È un’opera d’arte, il capolavoro più grande che la nostra specie abbia prodotto. (Oscar Wilde), Venezia: beltà lusingatrice e ambigua; racconto di fate e insieme trappola per i forestieri. (Thomas Mann), Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. Tra i suoi calli e i suoi canali sono presenti tanti tesori artistici e culturali di inestimabile valore che ce ne ricordano l’importanza nella storia. Noli me tangere dice. (Tiziano Scarpa), Com’è triste Venezia se non si ama più / si cercano parole che nessuno dirà / e si vorrebbe piangere e non si può più. (Paolo Barbaro), Ogni veneziano si sente un doge quando arriva alla pensione. Le pietre di Venezia – John Ruskin – epub. (Tiziano Scarpa), Venezia; beltà lusingatrice e ambigua – racconto di fate e insieme trappola per i forestieri. È stata inaugurata questa mattina, nell'Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, la mostra “John Ruskin. Libri. (Massimo Cacciari), Venezia la bella, e Padova sua sorella. Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, Le pietre di … (Mieczysław Kozłowski), Murano, questa Venezia in piccolo. Venezia è sicuramente una tra le città più belle del mondo, nonché una tra le più visitate e amate. (Johann Wolfgang Goethe), Dire Venezia vuol dire piazza San Marco: anzi, la basilica che, come scriveva Stendhal, è la prima moschea che si incontra andando verso Oriente. E la fuga degli abitanti accelera il ritmo della degradazione. Credono che l’amore altrui porterà fortuna anche a loro. Compra Le pietre di Venezia. (Camillo Boito), Tanto più è imperdonabile la sporcizia della città, che per le sue caratteristiche potrebbe esser tenuta pulita come lo è qualunque città olandese. Noli me tangere dice. Si può aver visto tutte le città del mondo e restare sorpresi arrivando a Venezia: si sarà sempre stupiti di vedere una città, delle torri e delle moschee emergere dall’acqua, e trovare una quantità enorme di persone in un luogo dove dovrebbero stare soltanto dei pesci. (Guy de Maupassant), La gondola nera, slanciata, e il modo in cui si muove, lieve, senza rumore alcuno, ha qualcosa di strano, una bellezza da sogno, ed è parte integrante della città dell’ozio, dell’amore e della musica. E per chi ancora non ha vissuto questo “sogno”, ecco le impressioni ed i pensieri di chi ha visitato la città, raccolti in una selezione di frasi e aforismi su Venezia: L’anima di Venezia sono le sue maschere. Le pietre di Venezia, a cura di Augusta Guidetti, Collana I Grandi Scrittori Stranieri, Torino, UTET, 1932. Assai arduo, ed a tratti “imbarazzante” scegliere a cosa dedicarsi, quando si è in visita alla Serenissima: sicuramente non può mancare Piazza San Marco, il cuore di Venezia, con il grande piazzale su cui si affaccia la Basilica, che è forse l’immagine che resta maggiormente impressa. Un’atmosfera unica, che fa di Venezia una meta d’obbligo, assolutamente imperdibile. (Carlo Levi) Le mie parole nella sua mente: fredde pietre levigate che affondano in un pantano. Beati i poveri di topografia, beati quelli che non sanno quel che si fanno, ossia dove vanno, perché a loro è serbato il regno di tutte le sorprese, di tutte le scoperte straordinarie. (Dal web), Cento profonde solitudini formano insieme la città di Venezia – questo è il suo incanto. (Proverbio), La pittura Veneziana è essenzialmente colore. Lasciali perdere, snobbali pure. È la meraviglia del mondo. È una cosa lasciva e imponente. Tutti i parquet di legno che gli capitano a tiro vengono martellati dalla mattina alla sera. (Dario Fo), Ci sono giorni in cui le onde dell’Adriatico incanutito per la nostalgia irrompono dentro Venezia gridando: “Sei mia!” (Mieczysław Kozłowski), Attraversando il ponte di Rialto si prova solo metà dell’esperienza che dà una gita in gondola sotto le sue volte. (William Wordsworth), Grazie a Dio sono qui! Un’immagine per gli uomini del futuro. (Dal web), Dove stai andando? Facebook. Alla conferenza stampa e alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti la presidente e la direttrice della Fondazione Musei civici di Venezia, Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli, la presidente della Commissione consiliare Cultura del Comune di Venezia … I, ch. È una fata col sole per nimbo, che attrae, che ammalia ma che, a lungo fa venir le traveggole. Titolo: Autore: John Ruskin Anno di pubblicazione: 2014 Editore: Bur Formato del libro: mobi (Friedrich Nietzsche), Com’è triste a Venezia di sera la laguna / se si cerca una mano che non si trova più / si fa dell’ironia davanti a quella luna / che un dì ti ha vista mia e non ti vede più. (Bruce Chatwin), Venezia è una testuggine: il suo guscio di pietra è fatto di macigni di trachiti (maségni in veneziano) che lastricano le strade. Entrambe le metropoli sono sorte senza terra sotto i piedi: Venezia come città di palafitte e isolotti lagunari, Genova come città verticale addossata alle alture che non lasciano spazio tra le loro pareti e il mare, di modo che le case devono appiattirsi l’una sull’altra, espandersi a ventaglio sopra un porto sempre più ramificato e affollato. In nessun’altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d’arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia. (François de La Rochefoucauld), Sognava l’Italia, e in particolare Venezia. (ibidem), I gondolieri sanno essere magnanimi. (Shannyn Sossamon), Venezia, in tutta la sua storia, è stata un coacervo di popolazioni, esempio per secoli di un multiculturalismo ante litteram. Ed ecco perché l’acqua prende questa risposta, la torce, la ritorce, la percuote, la sbriciola, ma alla fine la porta pressoché intatta verso il largo, nell’Adriatico. (Dal web), [Venezia] è il posto più romantico del mondo – ma ancora meglio quando non c’è nessuno. (Karel Čapek), Chi stira di notte il cielo che di giorno viene steso tra le vie di Venezia? (Hermann Hesse), Venezia non può esser paragonata che a sé stessa. (Johann Wolfgang von Goethe), Non c’è luogo che non contenga qualche cosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto. Le pietre di Venezia Condividi Le pagine affascinanti nelle quali il noto critico e pittore John Ruskin (1819-1900) ripercorre le sensazioni di una sua visita a Venezia, descrivendo la sua scoperta della città lagunare, con particolare attenzione all’arte gotica, in un’opera destinata a rivoluzionare il gusto del mondo moderno. Conferenza stampa a Ca’ Farsetti per la presentazione del programma dedicato al Giorno della memoria 2017 Le pietre di venezia pdf. Chi gira e guarda Venezia soltanto in barca ne ha un’immagine morta; la Venezia dei decadenti è una Venezia lunare, lievemente putrida, vista da persone adagiate sui cuscini delle imbarcazioni. Esiste una città più ammirata, più celebrata, più cantata dai poeti, più desiderata dagli innamorati, più visitata e più illustre? Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi. Scrittore, pittore e critico d’arte, l’inglese John Ruskin ebbe un legame fortissimo con Venezia, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, “Le pietre di Venezia”. SPEDIZIONE GRATUITA su ordini idonei. Prego avvertire. (John Ruskin), Venezia è una città che va a piedi. È la meraviglia del mondo. Una città dalla bellezza unica che sa regalare ai suoi visitatori scenari a dir poco incantevoli. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. È il paradiso delle città, e una luna sufficiente a fare impazzire metà dei savi della terra batte con i suoi puri sprazzi di luce sull’acqua grigia davanti alla finestra (Jean Cocteau), È una città che dà una sensazione incredibile e strana allo stesso tempo, non so davvero perché. (Friedrich Nietzsche), È un’opera d’arte, il capolavoro più grande che la nostra specie abbia prodotto. (Dal web). Invece il mezzo di locomozione più usato è il più umano, le gambe. È il paradiso delle città, e una luna sufficiente a fare impazzire metà dei savi della terra batte con i suoi puri sprazzi di luce sull’acqua grigia davanti alla finestra. (Proverbio), A Venezia, quando c’è la luna, par di passeggiare in una acquaforte. Venezia è il posto dove navigano i violini. Esiste una città più ammirata, più celebrata, più cantata dai poeti, più desiderata dagli innamorati, più visitata e più illustre? Nel maggio del 1841, di ritorno a Venezia, lo sguardo di … Come mai questo animale prodigioso ha risalito l’Adriatico ed è venuto a rintanarsi proprio qui? Perché vuoi combattere contro il labirinto? Non mi è mai successo prima di aver paura di descrivere quanto mi è capitato di vedere. (Mieczysław Kozłowski), A volte sulla riva di San Marco giungono velieri che recano nelle loro vele i venti di altri mondi. (ibidem), Tutto ciò che mi circonda [a Venezia] è pieno di nobiltà, è l’opera grande e rispettabile d’una forza umana concorde, il monumento magnifico non già d’un sovrano, ma d’un popolo. (Johann Wolfgang Goethe), Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per una luna di miele, ma è un grave errore. (Dario Fo), Venezia è come mangiare un’intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta.

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