616 cod. Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna ciascun ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro 2.000,00 in favore della Cassa delle Ammende. 3, n. 36387 del 07/07/2015, Formisano, Rv. 9864/2016), valutazione nel caso di specie pacificamente non sussistente giacché, come si evince dalla mera lettura del ricorso (pag. La domanda diretta alla rimozione delle opere abusive realizzate nel cortile condominiale e la relativa domanda risarcitoria devono essere proposte nei confronti dei singoli condomini trattandosi di azioni reali. att. 3, n. 46215 del 03/07/2018, N., Rv. proc. Il caso analizzato dai giudici amministrativi si riferisce al caso in cui un soggetto (anche da un condominio) segnali al Comune un abuso edilizio commesso da un altro soggetto; in tal caso – si legge nella sentenza – è illegittimo il comportamento dell’ente locale che, dopo aver emesso l’ordinanza di demolizione dell’opera abusiva, non provvede a esercitare i suoi poteri repressivi, come gli chiede chi ha presentato la segnalazione. ex Cirielli e il delitto punito dal comma 1-bis dell'art. Il proseguimento delle opere su immobile abusivo infatti integra il reato edilizio, a prescindere dalla tipologia stessa. ), che altrimenti la scelta di riempire un preteso vuoto normativo sarebbe rimesso all’esclusivo arbitrio giurisdizionale, con conseguente compromissione delle prerogative riservate al potere legislativo e del principio di divisione dei poteri dello Stato. Prima di entrare nel vivo del discorso inerente ai termini di prescrizione della demolizione degli abusi edilizi, citeremo un principio espresso proprio di recente dal Tar Sicilia [1]. sulla prescrizione delle pene. Nel dettaglio, i termini di prescrizione s… L’applicazione analogica viene infatti fondata sulla sostanziale obliterazione ermeneutica dell’art. In materia edilizia le sigle sono spesso indice di complicazione: c’è il permesso di costruire, la Dia, la Scia, la Scila e infine c’è l’edilizia libera, quella che si può realizzare senza alcuna segnalazione. 173 cod. 380 del 2001 disciplina la c.d. 31 e ss., l. 28 febbraio 1985, n. 47, facendo cessare l’antigiuridicità dell’intero fatto (e, quindi, anche della permanente violazione paesaggistica), costituisce il dies a quo dal quale decorre il termine di prescrizione quinquennale (ex art. disciplina l’ingiunzione alla demolizione delle opere abusive, adottata dall’autorità amministrativa nel caso non venga disposta la demolizione d’ufficio; in caso di inottemperanza, è prevista l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, e, comunque, l’acquisizione dell’opera abusiva al patrimonio del Comune, finalizzata alla demolizione ‘in dannò, a spese dei responsabili dell’abuso, salvo che con specifica deliberazione consiliare non venga dichiarata l’esistenza di prevalenti interessi pubblici, e sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici ed ambientali. ; una norma dall’univoco significato letterale, che non consente esiti ermeneutici contra legem, e che impedisce la (sovente malintesa) interpretazione conforme. III, 01/08/2016, n.1313. L’art. 5. n. 380/01. Ebbene, nel caso di specie, poiché la norma sulla prescrizione delle pene non appare suscettibile né di applicazione analogica, né tanto meno di interpretazione “convenzionalmente conforme”, a tanto ostandovi l’univoco tenore lessicale (che limita la prescrizione alle pene “principali”), il giudice comune, ove avesse avuto un fondato dubbio di costituzionalità della norma, per l’omessa previsione di una causa estintiva della demolizione, in virtù della ritenuta natura penale della stessa, avrebbe potuto percorrere l’unica strada della proposizione di una questione di costituzionalità. Ho letto che l'abuso edilizio è un reato continuato e quindi se si applicasse la cosiddetta "favor rei" la prescrizione minima sarebbe di 3 anni e non di 4 come prevede appunto la ex Cirielli. La costruzione di un container, attrezzato per uso abitativo, occupante una superficie di 30 mq., in assenza del prescritto permesso di costruire configura reato di cui agli artt. pen., che per le contravvenzioni è di anni due (Sez. Hanno richiamato in proposito l’orientamento interpretativo secondo cui, in caso di sospensione condizionale della subordinata all’adempimento di un obbligo, qualora nella sentenza non sia stato stabilito il termine entro il quale il condannato deve adempiere, esso coincide con quello previsto dall’art. 22 gennaio 2004 n. 42. per le sanzioni penali, avendo natura di sanzione amministrativa a carattere ripristinatorio, priva di finalità punitive e con effetti che ricadono sul soggetto che è in rapporto col bene, indipendentemente dal fatto che questi sia l’autore dell’abuso. n. 80 del 2011). Il reato di abuso d’ufficio si prescrive entro sei anni(art. L’abuso edilizio commesso molto tempo fa, secondo le norme di legge, è sempre soggetto ad un ordine di demolizione. Tale sentenza ha infatti delimitato l’applicabilità del precetto di cui all’art. Ai fini dell’irrogazione della sanzione pecuniaria per il caso di inottemperanza all’ordine di demolizione, la prescrizione quinquennale di cui all’art. Tar Genova, (Liguria) sez. 3, n. 18533 del 23/03/2011, Abbate, Rv. Cass. 27 d.P.R. Il ricorrente deduce violazione di legge sostanziale in relazione all’art. proc. né soggetta alla prescrizione stabilita dall’art. A tale sentenza fanno ricorso fino a giungere in Cassazione, la quale lo accoglie parzialmente. Cass. [2] Cfr. Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato. come risalente nel tempo, tale da creare una ragionevole aspettativa in capo al privato titolare del bene abusivo. Errori che possono comportare anche una condanna penale per il reato di abuso edilizio.Â. con la sentenza del 2 aprile 2015 del medesimo Tribunale, irrevocabile il 30 aprile 2015, con cui agli stessi era stata applicata, su loro richiesta ai sensi dell’art. Abuso edilizio: la nuova disciplina della prescrizione introdotta dalla legge c.d. 163 cod. 31 T.U. 28 applicabile alle sanzioni amministrative aventi per oggetto somme di denaro. b), d.P.R. Latina, (Lazio) sez. 04/03/2013, Di Cristo, Rv. Tar Latina, (Lazio) sez. 2.6.- Con il sesto motivo la difesa denuncia il vizio di violazione di legge, in relazione all’art. in proc. Anche se l’intervenuto condono dell’abuso edilizio non fa venir meno la potestà sanzionatoria per la violazione paesaggistica, tuttavia il momento del rilascio della concessione edilizia in sanatoria per un fabbricato abusivamente realizzato, previo parere paesaggistico favorevole ex art. Abuso edilizio demolizione: è sufficiente la descrizione, non i dettagli Demolizione di opere abusive, sbloccate le risorse per i … 3, n. 49331 del 10/11/2015, Delorier, non ancora massimata), nel sindacato di legittimità dell’ordinanza del Tribunale di Asti, il quadro normativo che disciplina la demolizione delle opere abusive esclude, innanzitutto, che ricorra l’indice, indiziante la natura penale della misura, della pertinenzialità rispetto ad un fatto-reato; invero, l’art. L’art. Né il termine prescrizionale di cui alla l. 689/1981, art. In materia di abuso edilizio opera la prescrizione del reato, disciplinata dall’art. Cass. Cassazione penale sez. Per consolidato orientamento, ai fini del decorso del termine di prescrizione, l'ultimazione dei lavori che segna il dies a quo coincide proprio con la conclusione dei lavori di rifinitura interni ed esterni, che comprendono anche gli intonaci (Sez. Ad esempio, un decret… Non si scorge un motivo, ragionevole (inteso non già nella declinazione “soggettiva”, bensì costituzionale, di parità di trattamento di situazioni analoghe) e ancorato a criteri oggettivi, dunque, per applicare analogicamente la prescrizione alla sanzione della demolizione, e non alle pene accessorie – la cui natura penale, peraltro, oltre ad essere normativamente sancita, non è revocabile in dubbio – ovvero agli effetti penali della condanna. U, n. 15 del 19/6/1996, RM. 28, l. 24 novembre 1981 n. 689 inizia a decorrere solo dal giorno in cui è cessata la situazione di illiceità, vale a dire con il conseguimento delle prescritte autorizzazioni, ovvero – in mancanza delle stesse – con la effettiva demolizione delle opere abusive; infatti, per la decorrenza della prescrizione dell’illecito amministrativo permanente, trova applicazione il principio relativo al reato permanente, secondo cui il termine della prescrizione decorre dal giorno in cui è cessata la permanenza (art. Alla declaratoria di inammissibilità del ricorso consegue, ex art. A nulla vale che le opere ad oggi rientrino nella cosiddetta attività “edilizia libera”. Prescrizione; reato di abuso edilizio e delitto paesaggistico; demolizione dell’opera abusiva; permesso di costruire per realizzare una tettoia. E ciò perché il Comune ha l’obbligo specifico di dare attuazione al provvedimento di demolizione, ponendolo a spese dell’inadempiente. pen., e cioè due anni in caso di contravvenzioni e cinque anni in caso di delitti, prospettando anche una situazione di incolpevole affidamento sulla estensione biennale del termine e affermando l’erroneità della individuazione in quello di novanta giorni dal passaggio in giudicato della sentenza del termine per l’adempimento dell’ordine di demolizione delle opere abusive, ove non indicato nella sentenza. (cfr. L’ abusivismo edilizio costituisce una tematica che interessa l’intera penisola italiana, senza alcuna distinzione. 3 n. 23840 del 13.5.2009, Neri, Rv. Una lettura sistematica, e non solipsistica, della disposizione, dunque, impone di ribadire la natura amministrativa, e la dimensione accessoria, ancillare, rispetto al procedimento penale, della demolizione, pur quando ordinata dal giudice penale; tant’è che, pur integrando un potere autonomo e non alternativo a quello dell’autorità amministrativa, nel senso che la demolizione deve essere ordinata dal giudice penale anche qualora sia stata già disposta dall’autorità amministrativa, l’ordine “giudiziale” di demolizione coincide, nell’oggetto (l’opera abusiva) e nel contenuto (l’eliminazione dell’abuso), con l’ordine (o l’ingiunzione) “amministrativo”, ed è eseguibile soltanto “se ancora non sia stata altrimenti eseguita”. 31 d.P.R. L’opzione di individuare una lacuna normativa, dunque, è del tutto arbitraria, e rimessa alle personali e soggettive scelte dell’interprete. 44, lett. Già tale rilievo impedirebbe, dunque, l’applicazione analogica di una causa di esclusione della pena come la prescrizione disciplinata dall’art. G.A. Anche in materia edilizia, in base al principio generale per cui ciascuno deve dare dimostrazione di quanto afferma, grava sull’imputato che voglia avvalersi della causa estintiva della prescrizione, in contrasto o in aggiunta a quanto già risulta in proposito dagli atti di causa, l’onere di allegare gli elementi in suo possesso, dei quali è il solo a potere concretamente disporre, per determinare la data di inizio del decorso del termine di prescrizione ed in particolare, trattandosi di reato edilizio, la data di esecuzione dell’opera incriminata. pen. Facciamo chiarezza sulla doppia natura della sanzione di un abuso edilizio: penale da una parte, amministrativa dall'altra Infatti, l’ordinamento tutela l’affidamento solamente se esso è incolpevole, mentre la realizzazione di un’opera abusiva si concretizza in una attività volontaria del responsabile contra legem in quanto tale non tollerabile per l’ordinamento. Non esiste in campo amministrativo. Il problema non coinvolge quindi solo l’autore dell’opera – che magari, per il ritardo degli inquirenti o per il fatto che nessuno ha segnalato il suo abuso, da un punto di vista penale l’ha fatta franca grazie alla prescrizione del reato – ma anche i successivi acquirenti, coloro cioè che hanno comprato l’immobile con l’irregolarità già realizzata.Â. A farne le spese, quindi, è chi è, in quel momento stesso, proprietario dell’immobile, a prescindere dal fatto che abbia realizzato o meno l’abuso. 3, comma 4, l. 240 del 1990, lamentando che la fissazione della demolizione contenuta nell’ordinanza di sgombero sia precedente al decorso dei termini per il ricorso giurisdizionale o amministrativo. La delimitazione del divieto di analogia appare innanzitutto arbitraria, oltre che immotivatamente assertiva. La giurisprudenza è concorde nell’affermare che il momento consumativo del reato è quello in cui l’atto produce l’effetto. Torino, (Piemonte) sez. Ed entro quanti giorni il Comune deve ordinare la rimozione dell’opera dal momento in cui ha ricevuto la segnalazione del vicino di casa? Tar Torino, (Piemonte) sez. 606 cod. Per tali sue caratteristiche la demolizione non può ritenersi una “pena” nel senso individuato dalla giurisprudenza della Corte EDU e non è soggetta alla prescrizione stabilita dall’art. Se si tratta di una costruzione ormai vecchia di numerosi anni è possibile ugualmente intimarne lo smantellamento? La prescrizione della sanzione penale può avvenire in due tempi: 1. prescrizione breve:4 anni in assenza di atti, che interrompono il termine della prescrizione; 2. prescrizione ordinaria:5 anni se nel frattempo si sono verificati atti, che interrompono il suddetto termine. III Penale, sentenza 15 dicembre 2017 – 6 settembre 2018, n. 40078. Alla stregua delle considerazioni che precedono, dunque, deve negarsi innanzitutto la natura intrinsecamente penale della demolizione, ed in secondo luogo la legittimità di un procedimento analogico, in assenza dei due presupposti della lacuna normativa e dell’eadem ratio. 173 disp. 3, n. 43006 del 10/11/2010, La Mela, Rv. pen., non potendosi escludere che essa sia ascrivibile a colpa dei ricorrenti (Corte Cost. 172 cod. Monter); in tale quadro, coerentemente è stata negata l’estinzione della sanzione per il decorso del tempo, ai sensi dell’art. Abuso edilizio come reato penale. 42698/2015). 42/2004 per aver eseguito l’intervento di cui sopra, in zona sottoposta a vincoli paesaggistico (d.m. Quanto tempo c’è per demolire un immobile abusivo? 2946 c. c. perché esso riguarda la prescrizione dei diritti e non delle sanzioni amministrative. Â. Quando parliamo di prescrizione della demolizione di abuso edilizio non ci riferiamo al reato in sé, ossia alla possibilità di essere condannati penalmente dal tribunale e subire le relative sanzioni (la prescrizione del reato di abuso edilizio è stata già trattata, da noi, nell’articolo Abuso edilizio: quando si prescrive? Peraltro, osservano i ricorrenti, recentemente alcuni corti nazionali, in ossequio ai principi stabiliti dalla Corte EDU, hanno sancito la prescrizione dell’ordine di abbattimento in cinque anni, poiché trattasi di pena accessoria e non di sanzione amministrativa; altri ancora, invece, hanno ritenuto che il giudice penale, nell’ordinare la demolizione, eserciti, di fatto, un potere amministrativo, che dovrà rispettare termini che, comunque, tutelino il legittimo affidamento del destinarlo, nell’ottica di un bilanciamento tra più diritti e situazioni individuali. III, 21/11/2018, n.55372. 248670; Sez. La tesi è fondata, come noto, su una decisione, del tutto isolata, di un giudice di merito (Tribunale Asti, ordinanza del 03/11/2014, Delorier), che ha dichiarato l’estinzione per decorso del tempo dell’ordine di demolizione, sul presupposto che si trattasse non già di una sanzione amministrativa, bensì di una vera e propria “pena”, nella declinazione “sostanzialistica” fornita dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo; in tal senso, dunque, anche all’ordine di demolizione sarebbe applicabile l’art. Ciò rende infondato il primo motivo, risultando affermata la competenza funzionale del GIP procedente, giudice del tribunale che ha emesso l’ultima condanna nei confronti dei ricorrenti, cui è stata rimesso il procedimento in seguito a ordinanza del tribunale di Napoli che ha declinato la competenza e in relazione alla quale il giudice adito non ha elevato conflitto, con conseguente radicamento della stessa. Abuso edilizio, la prescrizione? Anche perché è pacifico che l’ordine “giudiziale” di demolizione è suscettibile di revoca da parte del giudice penale allorquando divenga incompatibile con provvedimenti amministrativi di diverso tenore (Sez. 31 d.P.R. Il secondo motivo è inammissibile, concernendo un preteso profilo di illegittimità di un provvedimento amministrativo – l’ordinanza di sgombero estraneo al sindacato di questa giurisdizione, che avrebbe dovuto essere sollevato dinanzi alla competente giurisdizione amministrativa. 3, n. 7228 del 02/12/2010 (dep.2011), D’Avino, Rv. e S.A. , con la quale questi ultimi chiedevano la sospensione o la revoca dell’ingiunzione di demolizione n. 35/01, emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli, notificata in esecuzione all’ordine di demolizione impartito con la sentenza n. 45/2000 del 11.01.2000 del Tribunale di Napoli, per i seguenti motivi: 1) pendenza di un procedimento amministrativo volto alla concessione in sanatoria dell’immobile; 2) mancato passaggio in giudicato della sentenza posta in esecuzione; 3) prescrizione del diritto alla demolizione; 4) circostanza che la sentenza posta in esecuzione non contiene alcuna statuizione in relazione alla posizione di G.A. pen.). 31, 35 e 44 della legge 47/85, e il vizio di motivazione, in cui sarebbe incorso il Tribunale che avrebbe valorizzato ai fini della reiezione dell’istanza, il dato dell’avvio di un procedimento di diniego delle richieste in sanatoria da parte del Comune di Marano e che avrebbe motivato il diniego affermando che l’azione penale può essere paralizzata solo in caso i insanabile incompatibilità tra la demolizione e i provvedimenti della P.A., che, nel caso di specie, non risultava essere stata dedotta dagli istanti. pen.. 2.2.2.2. Con il secondo motivo deduce violazione di legge sostanziale in relazione all’art. 173 c.p. 250291; non è estinto dalla morte del reo sopravvenuta all’irrevocabilità della sentenza, cfr. 254757). Alla declaratoria di inammissibilità del ricorso consegue la condanna al pagamento delle spese processuali e la corresponsione di una somma di denaro in favore della cassa delle ammende, somma che si ritiene equo determinare in Euro 1.500,00: infatti, l’art. Il distorto utilizzo della giurisprudenza casistica delle Corti Europee, infatti, può condurre, come nel caso dell’applicazione analogica della prescrizione alla demolizione, a compiere una “disanalogia”, con la quale si universalizza arbitrariamente la portata di un principio affermato in un determinato contesto. Nel caso di specie, non sembra scorgersi una lacuna normativa, non potendo ritenersi indefettibile la previsione di una causa estintiva della sanzione amministrativa della demolizione in conseguenza del decorso del tempo. 3, Sentenza n. 16537 del 18/02/2003, Filippi, Rv. III, 08/11/2017, n.18910. 649 cod. 3.4. 380/01 integra una sanzione amministrativa di carattere ripristinatorio, come tale non rientrante nell’ambito di operatività dell’art. Tar Napoli, (Campania) sez. VII, 03/08/2017, n.4032. 142 e 181 del d.lg. n. 380 del 2001, presuppone comunque la pronuncia di una sentenza di condanna, non risultando sufficiente l’avvenuto accertamento della commissione dell’abuso, come nel caso di sentenza che rileva l’intervenuta prescrizione del reato. 117 Cost.. 3. Il reato di abuso edilizio è passibile di prescrizione. Angelo Greco e iscritta presso il Tribunale di Cosenza, N.G.R 243/2016 - N.R. Peraltro, il giudizio amministrativo proposto dall’odierno ricorrente risulta essere stato definito con sentenza di rigetto n. 4125 del 14/07/2015 della VI Sez. n. 380 del 2001 (ex multis, Sez. La questione, tuttavia, è manifestamente infondata. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti. Cassazione penale sez. Lo stesso articolo chiarisce che costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio: a) gli interventi di nuova costruzione; b) gli interventi di ristrutturazione urbanistica; c) gli interventi di ristrutturazione edilizia che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, compo…