Milano: il Broletto Vecchio , sede municipale fino al 1251, poi ristrutturato e trasformato in Palazzo Reale [1] . Milano, raddoppia il Museo del 900: opere d'arte anche nel secondo Arengario. Fu sotto il dominio francese di Luigi XII prima e di Francesco I che si procedette allo spostamento della sede della corte entro l'attuale Palazzo Reale. A pianta rettangolare, in cotto, presenta un piano inferiore ad arcate a tutto sesto su pilastri in pietra che sorregge l'ampia, unica sala superiore (m 50 x 18) coperta a capriate. Verso sud era la porta detta di S. Michele del Gallo (dall'omonima chiesa) o Vercellina (è attualmente inglobata nell'edificio delle Scuole palatine); seguivano poi la Cumana, o dei Fustagnari, in corrispondenza del Cordusio (demolita); la Nuova, o Ferrea (perché immetteva nel quartiere degli armaioli), verso via S. Margherita; l'Orientale, o di S. Ambrogio (per la prossimità con la cappella del palazzo del Podestà) o della Pescheria, che immetteva in piazza Duomo; la Romana e infine la Ticinese. I nuovi governatori si insediano nel Palazzo e intraprendono importanti lavori di ristrutturazione e ampliamento. Il restauro delle prime sale aveva incluso un complesso lavoro di ricomposizione degli arredi originali per permettere una più ampia e articolata lettura storica e stilistica della vita di corte. Solo a partire dal 2000 del resto, iniziano significativi interventi di restauro degli Appartamenti monumentali del Palazzo. Carbonara, Giovanni, e Palazzi, Michela, a cura di. Accanto Azzone fece costruire un portico destinato alle operazioni di banca, trasformato poi nelle Scuole palatine, riedificate nel XVII secolo. Nel XV sec., si intraprende il tentativo di conferire un ordine architettonico e un assetto urbano alla cosiddetta "nuova corte" quadrangolare, ben rilevabile nel lato occupato dagli Uffici dei Panigarola (palazzo dei notai). Al quadrilatero si aveva accesso attraverso 5 arcate, corrispondenti a 5 direttrici d'accesso alla città (era esclusa P.ta Ticinese). La struttura venne terminata il 26 dicembre 1717 e venne inaugurato con l'opera di Francesco Gasparini Costantino. Alcuni membri dei Savoia abiteranno fino alla seconda guerra mondiale in alcuni appartamenti minori; tra questi, il Duca di Bergamo. Si avvicinava però un cambio fondamentale di conduzione politica. The Broletto used to be surrounded by Piazza Mercanti ("Merchant square") completely, which remains today on one side alone. Accanto a questo teatro nel Palazzo Reale si trovava un Ridottino dedicato ai giochi d'azzardo, alla vendita di dolciumi e bibite oltre che di maschere e costumi per le feste di gala. Il governo dello Stato era invece collocato nelle nuove stanze erette sul lato nord del giardino dove si riuniva il Consiglio Segreto presieduto dal Governatore, anche se tale istituzione ebbe un potere fortemente limitato dalla volontà del vero governo residente in Vienna. Il Broletto Vecchio esisteva almeno dal X secolo, visto che è citato dal cronista Liutprando di Cremona, e forse è stato costruito su un edificio preesistente di epoca romana avente funzioni analoghe[1]. www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00058 In facciata, le mura medioevali vengono regolarizzate nelle aperture, intonacate e scandite da lesene in pietra, si mantengono i tre piani originali (Vienna voleva spendere il meno possibile). La via, […] Durante il fascismo, l'antico luogo della milanesità viene ribattezzato Piazza Giovinezza e le Scuole Palatine, nonché la Loggia degli Osii veniva occupata dal GUF (Gruppo Universitario Fascista), Uso attuale: corpi secondari: servizi; corpo principale: uffici, Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/privata, Accessibilità: Ingresso libero da Via Orefici, da Via mercanti, da Piazza Duomo o da Piazza Cordusio, Funzionario responsabile: Minervini, Enzo, Compilazione testi: Cassanelli, Roberto; Ribaudo, Robert, Responsabile scientifico testi: Cassanelli, Roberto, Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book; Ribaudo, Robert, Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00058/, Progetto | Nel 1796 Napoleone Bonaparte, ancora generale, giunge a Milano conquistandola ed annettendola idealmente alla Francia con la costituzione della Repubblica Cisalpina. I lavori del Piermarini nel Palazzo si concluderanno ufficialmente il 17 giugno 1778, data in cui l'Arciduca Ferdinando lascerà Palazzo Clerici per andare a risiedere nel nuovo Palazzo Reale. Era anche l'ubicazione della statua di Bruto, uno degli assasini di Cesare, e poi anche di Cicerone, che fu pretore a Milano, durante la repubblica. Palazzo Reale di Milano (Royal Palace of Milan), formerly Palazzo del Broletto Vecchio, was for many centuries the seat of the government of Milan and a royal residence until 1919, when it was acquired by the state, becoming a venue for exhibitions and events.. Terminò questa funzione nel 1251, quando la sede municipale venne trasferita presso il Palazzo della Ragione[2]. Collaborarono a questa impresa i maggiori artisti dell'epoca: Aurelio Luini, Ambrogio Figino, Antonio Campi e naturalmente lo stesso Pellegrino Tibaldi, mentre altre opere a stucco e grottesche vennero realizzate da Valerio Profondavalle, un artista-impresario fiammingo che aveva realizzato anche alcune vetrate per il Duomo di Milano. Dal maneggio, detto "La Cavallerizza" e luogo di spettacoli equestri, si accedeva attraverso un ponte su via Rastrelli al teatro di corte (teatro della Cannobiana). Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 27 dic 2020 alle 17:22. Noterete che la via è leggermente in salita rispetto alla via Broletto, di circa un metro e mezzo, questo piccolo dosso indica che qui (visto che Milano è abbastanza pianeggiante), la via ha “scavalcato” qualcosa, come vedremo più avanti. Il Broletto vecchio oggi lo conosciamo come Palazzo Reale, un po’ troppo vicino all’Arcivescovado per le ambizioni comunali del ‘200. La posizione occupata dal Broletto vecchio (l’attuale palazzo Reale) era decentrata rispetto agli assi principali romani, ma fino a quel momento questa marginalità era stata irrilevante. Matteo Visconti, cacciati i Torriani, acquistò l'area delle case degli Osii per edificarvi la loggia (detta appunto degli Osii) dalla quale si proclamavano i bandi. Occorre infatti, risalendo al XIII secolo, ricostituire, almeno idealmente, le chiusure alle estremità dell'attuale via Mercanti per ricollocare il broletto (nuovo) al centro di una cortina continua di costruzioni, sorta di cittadella nella quale si aprivano solo sei valichi, in corrispondenza delle sei distrettuazioni cittadine. Milano è capitale di un vasto regno che comprende tutta l'Italia settentrionale e come tale anche la sede del nuovo governo necessita di essere all'altezza di questo privilegio. Il terzo intervento importante avvenne tra il 1936 e il 1937, quando si accorciò di 60 metri la cosiddetta "Manica Lunga", ovvero un'ala del palazzo sporgente verso piazza Duomo, per costruire il Palazzo dell'Arengario. Seguono decenni di immobilismo, durante i quali la sale del palazzo, mascherate da pareti in cartongesso e da teloni, accolgono importanti mostre d'arte, mentre ciò che resta delle decorazioni subisce un ulteriore progressivo degrado. Al suo interno viene costruito il primo teatro di Milano (1594), distrutto da un incendio nel 1659 e ricostruito solo nel 1717 fino a che nel 1776 venne decisa la sua demolizione e la contemporanea costruzione del celeberrimo attuale Teatro alla Scala. Il Palazzo Reale è un polo culturale nel cuore della città coordinato con altre tre sedi espositive: la Rotonda della Besana, il Palazzo della Ragione e il Palazzo dell'Arengario, sede del Museo del Novecento. Il mutamento della forma del potere da “popolare” a “ducale”, da “repubblicano” a … Con la caduta di Napoleone nel 1814, anche il regno d'Italia di fatto crolla e l'enorme palazzo milanese inizia una lieve perdita d'importanza, subito recuperata con la restaurazione. appositi decreti ducali diedero avvio a demolizioni di logge e coperti lignei a vantaggio del decoro urbano. Sul lato opposto vennero ricostruite le Scuole palatine, con un partito intonato a quello del palazzo che tentava di dare una nuova, omogenea veste alla cortina perimetrale. Ferdinando d'Asburgo-Lorena, uno dei figli di Maria Teresa, il 15 ottobre 1771, sposò nel duomo di Milano Maria Beatrice d'Este, divenendo in seguito il nuovo governatore della Lombardia austriaca, col dovere quindi di prendere residenza stabile in Palazzo Reale. Già in età romana, qui vi erano il palazzo delle ipoteche e le scuole d'umanità, frequentate anche da Virgilio. Il Palazzo Reale di Milano, costruito tra il 1770 e il 1778 su progetto del Piermarini è uno dei luoghi simbolo della città.. L’imponente e fastosa reggia, nei cui saloni si sono scritte pagine di storia, è oggi una suggestiva sede espositiva, tra i più importanti musei di Milano, con una programmazione costante di mostre d’arte antica, arte moderna e arte contemporanea. Fondamentale è la mostra inaugurata a Palazzo Reale nel 2009 in occasione del centenario della nascita del futurismo. L'impresa di maggiore portata è indubbiamente rappresentata dalla famosa Sala delle Cariatidi, così chiamata per le 40 cariatidi realizzate da Gaetano Callani. Il Seicento sarà un secolo di sostanziale stallo per il cantiere del Palazzo Reale e anzi la struttura subirà non pochi danni a causa delle guerre e della peste. Nel 1919 l'ultima visita ufficiale a palazzo sarà quella del presidente americano Wilson che viene accolto a Milano da Vittorio Emanuele III. Nel 1228, il Comune decide la costruzione del nuovo recinto del broletto, con i relativi palazzi del potere pubblico sulle proprietà espropriate e sul sedime della casa-forte dei Feroldi e dell'antico monastero benedettino del Lentasio, poi trasferito nei pressi della Porta Romana. Beneath, a huge porch housed the banks of merchants, lawyers and notaries. Originariamente progettato con un sistema di due cortili, poi parzialmente demoliti per lasciare spazio al Duomo, il palazzo è situato alla destra della facciata del duomo in posizione opposta rispetto alla Galleria Vittorio Emanuele II. Nel 1895, si compie il restauro delle Scuole Palatine, per conto della Camera di Commercio. Fu così che gran parte del palazzo rimase scoperchiata dall'agosto 1943 fino al 1945 e oltre, subendo danni ancora più gravi di quelli causati direttamente dal bombardamento, con la perdita di affreschi di Appiani, Knoller, Traballesi, e delle decorazioni a stucco dell'Albertolli e del Tazzini. Sul coronamento era anche previsto un grande stemma centrale e una serie di statue e trofei (mai realizzati). Memorie di una città che cambia, http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00058/. Un teatro di corte, però, ci voleva, per cui si demolirono le vicine scuole cannobiane e, sempre su progetto di Piermarini, si costrui il teatro della Cannobiana che aveva facciata su via Larga (dove sorge l'attuale Teatro Lirico). Nel frattempo nel 1771 a Palazzo Reale si svolgono alcune delle festività per il matrimonio dell'Arciduca Ferdinando tra le quali la recita de L'Insubria consolata di Maria Teresa Agnesi e la messa in scena dell'Ascanio in Alba di Wolfgang Amadeus Mozart, il quale viene anche ingaggiato in un primo momento come Maestro di Corte a Milano, per poi essere rifiutato dall'Imperatrice Maria Teresa che invierà una lettera al figlio. Il primo atto del nuovo architetto sarà quello di eliminare immediatamente il lato del cortile d'onore verso il Duomo, creando con gli altri tre la cosiddetta Piazzetta Reale, all'epoca più grande di piazza del Duomo. In questa stessa epoca, al piano nobile, vengono restaurati il Salone dei Festini e quello delle Udienze (che prende ora il nome di Salone degli Imperatori). Il Palazzo Reale di Milano (già Palazzo del Broletto Vecchio) è stato per molti secoli sede del governo della città di Milano, del Regno del Lombardo-Veneto e poi residenza reale fino al 1919, quando viene acquisito al demanio diventando sede di mostre ed esposizioni. In pieno fermento dei lavori, la notte del 26 febbraio 1776, bruciò nuovamente il Teatro di Corte. Palazzo Reale: Broletto vecchio - Guarda 1.659 recensioni imparziali, 1.572 foto di viaggiatori, e fantastiche offerte per Milano, Italia su Tripadvisor. Sarà infatti in quell'anno che Milano diverrà la capitale del neonato Regno d'Italia costituito da Napoleone per il figlio adottivo Eugenio di Beauharnais che viene nominato Viceré e prende residenza proprio nel Palazzo Reale (questo il suo nuovo nome) di Milano. Gli edifici furono realizzati tra il 1936 e il 1956 dagli architetti Pietro Portaluppi – lo stesso del Planetario e di Villa Necchi Campiglio … The only places recognisable in the surviving fragments on the west wall are Galliano and Corneno, the latter identified by the author from the coat of arms. XIII, Autori: Seregni, Vincenzo, costruzione: Palazzo Giureconsulti; Buzzi, Carlo, costruzione: Palazzo delle Scuole Palatine; Beltrami, Luca, rifacimento: Casa Panigarola. Il Broletto Vecchio terminò questa funzione nel 1251, quando la sede municipale venne trasferita presso il Palazzo della Ragione, che è infatti anche conosciuto con il nome di Broletto Nuovo. English: Milan, the "Broletto nuovo", i.e. Anche la chiesa di San Gottardo diviene ormai a pieno titolo "Regia-Ducale Cappella", ricevendo nuove ridipinture interne accompagnate dall'aggiunta di stucchi e dorature. Nel 1745 giunge a Milano Giovanni Luca Pallavicini in qualità di governatore e ministro plenipotenziario del milanese. Nelle immediate vicinanze stazione bovisa e ampiamente servita da mezzi pubblici, in palazzina stile vecchia milano, appartamento ben tenuto, all'ultimo piano, dotato di aria condizionata e tv, con possibilita' di uso e godimento del grande terrazzo condominiale. L'edificio condizionò la definizione dello spazio attorno a sé, attraendo progressivamente nella sua orbita le sedi delle principali magistrature cittadine (ne siamo puntualmente informati dagli Statuti del 1396). espandi Indirizzo, orario apertura e chiusura, sito web, descrizione del monumento Palazzo della Ragione (o Broletto Nuovo). Contatti | Privacy | L'area di piazza Mercanti, centro politico cittadino dall'età comunale al XVIII secolo, è stata sottoposta nella seconda metà dell'Ottocento ad una drastica trasformazione urbanistica che ne ha profondamente mutato l'aspetto, da recinto chiuso a spazio di attraversamento tra piazza Duomo e il Cordusio. Fu questa l'epoca in cui venne realizzato anche il primo Teatro di Corte, inizio di un lungo processo che si concluderà solo nel Settecento con la definitiva costruzione del Teatro alla Scala. In quest'epoca all'interno del cortile d'onore si trovavano l'ufficio del Gran Cancelliere, il Magistrato ordinario e quello straordinario, il Magistrato della Sanità, il Giudice delle Monete, gli uffici della Veedoria Generale e della Contadoria Principale, oltre all'Offizio della Mezza Annata. Il Broletto Vecchio diventa “Palazzo” Con la sconfitta dei Torriani a Desio (1277) e l’ingresso a Milano dell’arcivescovo Ottone Visconti inizia la transizione del potere dal Comune alla Signoria che si concluderà con la piena presa di possesso da parte dei Visconti della città di Milano e in seguito delle altre città lombarde.