In copiata portavo in dote i Megna ed i Mannolo. Nell'agosto 2007 è ritornata sotto i riflettori la faida di San Luca tra le cosche Nirta-Strangio e Pelle-Vottari dopo la strage di Ferragosto nel ristorante italiano Da Bruno a Duisburg in Germania (6 persone uccise). Nel 1985 esplode a Motticella, frazione di Bruzzano Zeffirio e Africo una faida in seno alla famiglia Mollica-Morabito-Palamara-Scriva per la gestione del sequestro della farmacista Concettina Infantino. Poco più di un' ora dopo quelli di Paolo Ficara. Una faida tra le più sanguinarie, seguita al rapimento di Concetta Infantino, la farmacista di Brancaleone sequestrata nel gennaio di sei anni or sono e subito liberata senza riscatto. Nella faida, ora si dice, si è arrivati alla resa dei conti. : Si conclude nel 1990 con 50 morti tra cui per la prima volta per l'area di Africo anche una donna e l'intervento di Giuseppe Morabito e Antonio Pelle[2] per riprendere nel 2005 fino al 2007[3]. Divisione Stampa Nazionale — GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. - P.Iva 00906801006. «Africo è un binocolo rovesciato, da Africo si può vedere meglio l’Italia ». Il comprensorio di Locri rimane suddiviso tra le due cosche egemoni Cordì e Cataldo che, dopo quarant’anni di faida tra le più cruente della storia della 'ndrangheta, sembrano aver raggiunto un accordo stabile. Per questo il 6 gennaio dello scorso anno fu ucciso con alcuni colpi di pistola a Casignana, nella Locride, Salvatore Favasuli, di 21 anni. Il 3 maggio 2007 la cosca dei Palamara assieme ai Morabito e Bruzzaniti è coinvolta nell'arresto di venti persone a Milano per traffico di cocaina, proveniente dal Sud America e passante dal Senegal. ò la strage di … 05/01 Una relazione sbagliata con la donna sbagliata. Gli ‘Scalzone’ nella faida di San Luca hanno avuto un ruolo di secondo piano. Il 3 maggio 2007 la cosca dei Palamara assieme ai Morabito e Bruzzaniti è coinvolta nell'arresto di venti persone a Milano per traffico di cocaina, proveniente dal Sud America e passante dal Senegal. Invece si riaccende una faida e i fratelli vengono richiamati in Aspromonte a farsi carico di una vicenda remota ma non sepolta». E' il secondo uomo del commando a finire in prigione. Questo mio pregiudizio si è sfatato non perché io abbia cambiato la storia di questo paese ma perché ho potuto ribaltare l'idea che Africo fosse un ghetto impenetrabile. Non in Calabria, non in un Comune della Sila, ma sotto il campanile di San Paolo. I traffici avvenivano in via Lombroso … Nel 1571 Gabriele Barrio scrive che ad Africo i riti sacri sono celebrati in greco e che la popolazione adopera il greco anche nei rapporti familiari, assieme al latino. Proprio nei giorni scorsi i magistrati della procura di Locri, effettuando ben dieci arresti, hanno fatto intendere che in questa zona esiste una raffineria di droga, e che la mafia locale reinveste in questo settore i grandi guadagni realizzati con i sequestri di persona, scatenando così grossi appetiti ed enormi contrasti. Sempre più precaria infine la situazione a Gioia Tauro: da sabato non ci sono notizie di Vincenzo Garreffa, ventitré anni. Le indagini qui hanno imboccato la pista giusta: ieri a Ovedrate, nei pressi di Cantù, è stato bloccato Rubens Carbone, trent' anni. Tra i fatti di sangue che hanno segnato questa terribile storia, l'omicidio, nel gennaio 2005, di Salvatore Favasuli, responsabile Domenico Giorgi. I giovani emergenti vicini ai Morabito opposti ai Muscatello di Mariano Comense (m.pv.) Il padre e il fratello di Leo Morabito, Salvatore ed Antonio, erano stati uccisi il 16 e il 19 aprile del 1987 in due agguati mafiosi ai Campi di Bova. Ad Africo Nuovo, un paese sulla statale 106 jonica che si annuncia con la segnaletica sforacchiata da pistoleri notturni, dove sabato scorso per disposizione del questore di Reggio i funerali dei quattro morti nella carneficina di giovedì si sono svolti in forma privata, è stato assassinato il figlio di una di queste vittime: Antonio Morabito, 25 anni, figlio di Salvatore. Come sta avvenendo nel crotonese dove giovedì notte in ospedale un gruppo di sicari tentò di uccidere il giovane boss di Strongoli, Bruno Dima. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 23 feb 2021 alle 12:48. Cinque delitti in tre giorni sono troppi anche per Africo, crocevia di alta mafia, dove una precaria tregua ora è garantita da giovanotti in tuta mimetica e giubbotti antiproiettili che stazionano agli angoli delle case e stanno in allerta imbracciando i mitra. I conflitti, infatti, sono riconducibili alle ‘ndrine Pelle ‘gambazza’ e Vottari ‘franzu’ contro i Nirta ‘versu’ e gli Strangio ‘jancu’. E i sicari si sono allontanati indisturbati. Uno dei due clan si sarebbe intascato dei soldi senza riferire niente all'altro ed inoltre il rifugio in cui fu nascosta era sito in un terreno di una cosca che non fu pagata per aver dato la disponibilità del luogo. La faida di Motticella è una faida di 'ndrangheta intercorsa in seno alla 'ndrina dei Speranza-Palamara Morabito tra cui anche i Morabito detti "i ramati" e i Palamara detti a loro volta "i ramati" e alla 'ndrina dei Mollica-Morabito - Palamara-Scriva (Morabito detti larè e i Palamara detti i "bruciati") che si svolse a Motticella, frazione di Bruzzano Zeffirio e ad Africo nel 1985 per contese sulla gestione del sequestro di persona della farmacista Concettina Infantino[1]. I clan Cataldo e Cordì furono protagonisti di una sanguinosa faida, iniziata proprio nel 1967 con la morte di Cosimo, che li ha visti rivali per decenni, fino a una (almeno apparente) riconciliazione, necessaria per essere riammessi nel consenso dei vertici della 'ndrangheta. Nel 1571 Gabriele Barrio scrive che ad Africo i riti sacri sono celebrati in greco e che la popolazione adopera il greco anche nei rapporti familiari, assieme al latino. Nel 1783 Africo venne seriamente danneggiata da un forte terremoto che causò sei morti e danni per ottantamila ducati. Nel 1783 Africo fu seriamente danneggiata da un forte terremoto che causò sei morti e … «Pur conoscendo la storia della famiglia pensa che appartenga al passato. E' morto all' istante. … Lei è stata la prima donna uccisa dalla 'ndrangheta nell'area di Africo. Faida di San Luca, 11 omicidi in otto mesi - Corriere . E' riesplosa la faida di Motticella (che ormai si potrebbe chiamare faida di Africo) che vede contrapposte le cosche di Saverio Mollica, latitante da tempo, e di … Il patriarca di Andrea Galli, Edizione BUR settembre 2014, p.143, IL CECCHINO DELLA ' NDRANGHETA HA UCCISO ANCORA UNA VOLTA, Rapporti tra la 'ndrangheta e la massoneria italiana, Rapporti tra 'ndrangheta e altre organizzazioni criminali, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Faida_di_Motticella&oldid=118846787, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Il 31 gennaio 1985 viene ucciso il capobastone Pietro Scriva degli Scriva-Mollica, Il 26 luglio 1985 viene ucciso Giuseppe Scriva, 31 agosto 1985 Gabriele Spataro vicino ai Palamara-Scriva, Il 25 dicembre 1985 muore Francesco Scriva, Il 3 maggio 1986 uccisi Pietro Pezzimenti e Fortunata Pezzimenti vicini ai Palamara-Scriva. Negli anni '80 scoppiano due faide a Gioiosa JonicaFra gli Aquino e i Mazzaferro. Nel 2006 resta vittima di un agguato ad Africo Nuovo. E di aver fatto un matrimonio importante, perché aveva sposato la figlia di uno dei Morabito. E al clima cupo e funereo dei giorni scorsi ieri è subentrato un silenzio carico di tensione, con i carabinieri ovunque per le vie del paese. Mostra di più ... L'espressione periodo interbellico indica nella storia occidentale il ventennio di pace trascorso tra il 1918, fine della prima guerra mondiale ed il 1939, inizio della seconda guerra mondiale. Dai carteggi giudiziari è possibile ricostruire la storia di questa ‘ndrina, distaccatasi dalla cosca “maggiore” di Stefanaconi nella metà degli anni ’80 ed entrata in faida, inizialmente per il furto di alcuni capi di bestiame, poi per il controllo del traffico di droga, con il clan capeggiato da Rosario e Vincenzo Petrolo. Mentre nel cuore di Cantù, l’operosa “Città del Mobile, tutto apparentemente proseguiva come ogni giorno, attorno a piazza Garibaldi si rischiava una faida di ’ndrangheta. Uno dei due clan si sarebbe intascato dei soldi senza riferire niente all'altro e inoltre il rifugio in cui fu nascosta era sito in un terreno di una cosca che non fu … Qui sono lunghe giornate di campane a morto. Ad Africo Munzi ha dato nuovo senso alle pagine di Criaco, convinto di una cosa: "Da Africo si … Già nel 1987, Pantaleone Sergi – corrispondente per La Repubblica – spiegava che dominare la piazza di Africo significava avere diversi accessi sull’Aspromonte e quindi avere il controllo del traffico di cocaina su tutta la zona. Nuovo!! I pallettoni lo hanno colpito alla testa. All’assenza dello Stato – per mesi nel 1987 non ci fu il comando dei Carabinieri ad Africo – subentrano dunque le regole della ‘Ndrangheta. La faida di San Luca. ... Io sono arrivato ad avere il grado mafioso della Santa che mi è stata conferita nel 1991 ad Africo da Antonio Pelle di San Luca e Giuseppe Morabito di Africo. Una esplosione di violenza per molti aspetti prevedibile, commenta il sostituto procuratore della Repubblica di Locri, Carlo Macrì, anche se sgomentano modalità, tempi ed impiego di forze, in questa sanguinosa storia che non sembra avere mai fine. ... (anch'essi di Africo), dopo un'indagine durata quasi due anni. Annunziata di Africo. Storia. Un nuovo caso di lupara bianca? Siamo ad Africo, nel cuore dell’Aspromonte in Calabria, dove Luciano, allevatore di capre, vive insieme al figlio Leo e alla moglie, sicuro del fatto che quello che avrebbe ricavato dalla sua terra gli sarebbe bastato a condurre una vita dignitosa, lontano dalla ‘ndrangheta.La serenità familiare si spezza con una bravata di Leo, che una notte, per vendetta, decide di … Alla storia di Africo, Corrado Stajano dedicò nel 1978 un intenso libro-reportage. Sono stati uccisi assieme, ma non hanno avuto un funerale in comune, come invece lo hanno avuto Domenico e Antonio Morabito (stesso cognome ma nessuna parentela con le altre vittime), padre e figlio, uccisi anche loro giovedì. Uno spaccato di Sud Italia arriva nelle sale cinematografiche americane. Uno scontro che ha già provocato una lunga serie di omicidi. L'operazione è nata dall'omicidio di Antonio Giorgi commesso da il 31 ottobre 2005, si pensa morto per una faida fra famiglie. Damiano Vallelunga è stato ucciso per il timore di una sua reazione all’omicidio Novella e perchè boss troppo autoritario ed ostinato nel rifiutare gli accordi sulle spartizioni degli appalti e degli interessi economici con le altre coshe. Siamo alla guerriglia, dicevamo. La faida di Siderno Nel 1987a Siderno scoppia una lotta tra la 'ndrina dei Costa che volle rendersi autonoma dalla potente 'ndrina dei Commisso. Da uno scherzo finito male alla strage di Duisburg: storia della faida di San Luca L'arresto del superboss Santo Vottari, reggente di uno dei più temibili clan della 'ndrangheta, è solo l'ultimo. E' riesplosa la faida di Motticella (che ormai si potrebbe chiamare faida di Africo) che vede contrapposte le cosche di Saverio Mollica, latitante da tempo, e di Domenico Palamara che sta in carcere. I diciotto morti di questa guerra tribale fanno ritenere che le cosche abbiano messo in campo tutte le proprie forze, il che fa prevedere tempi ancora più funesti. Significa controllare diversi accessi in Aspromonte e quindi essere per forza cointeressati ai rapimenti di persone; ma significa anche controllare gran parte del traffico di droga che arriva su queste spiagge, soprattutto alle foci delle fiumare asciutte. Il 2 ottobre 1986 viene ucciso il capobastone Antonio Mollica e Giuseppe Vottari; Il 6 novembre 1986 muore Gioacchino Mollica; Il 2 dicembre 1986 muore Giovanni Ieria vicino ai Mollica-Morabito; Il 19 aprile 1987 nella strage di Pasqua viene ucciso Antonio Morabito E all’estero per farsi curare potrebbe essere anche il boss Francesco Pelle.La sua storia è ancora più incredibile. La faida di Motticella è una faida di 'ndrangheta intercorsa in seno alla 'ndrina dei Speranza-Palamara Morabito tra cui anche i Morabito detti "i ramati" e i Palamara detti a loro volta "i ramati" e alla 'ndrina dei Mollica-Morabito - Palamara-Scriva che si svolse a Motticella, frazione di Bruzzano Zeffirio e ad Africo nel 1985 per contese sulla gestione del sequestro di … Antonio e Salvatore Morabito erano rispettivamente cugino e zio di Saverio Mollica, gli altri due Morabito erano cognato e nipote di Domenico Palamara.