Dopo aver letto integralmente il messaggio inviato da papa Francesco ai partecipanti al convegno, il porporato ghanese ha ricordato che “la concezione cristiana non accetta la riduzione delle relazioni sociali alla scelta tra l’essere schiavo o padrone”, poiché è richiesta una “conversione spirituale” affinché si diffondano “pratiche di amore fraterno e solidarietà”. Due sono le sfide su questo piano: ottenere il sostegno dell’opinione pubblica internazionale, nonostante l’attenzione mediatica catturata più spesso dal sangue e dalla violenza; affrontare l’estremismo terrorista, che aggredisce deliberatamente anche pacifisti disarmati e cooperanti come accaduto in Iraq e Afghanistan. Appunti su: Ghandi e la teoria della non violenza Sul finire del 1800 in India sorgono i primi movimenti per ottenere l'indipendenza dall'Inghilterra. Si svolgerà a Roma il 2 giugno a ponte S. Angelo alle ore 10, con l’arrivo dei tre campers della CAROVANA NAZIONALE CONTRO LA GUERRA PER IL DISARMO E LA PACE e l’accoglienza dei carovanieri, LA FESTA DELL’ALTRA REPUBBLICA, per protestare contro l’oscena parata militare sui Fori imperiali, vetrina del riarmo italiano e … D’altra parte è anche uno strumento con cui volontari disarmati provano ad intervenire dall’esterno nelle guerre moderne, dove il carattere “civile” e identitario rende impotente il solo peacekeeping militare. Ponendo tale domanda, il cardinale Turkson ha subito puntualizzato che “sarebbe pericoloso identificare il messaggio del Vangelo con questo o quel programma politico”, stigmatizzando poi vari “movimenti sedicenti progressisti” che, proclamando “la salvezza umana in un’ideologia”, hanno insistito nell’applicare tale ideologia “nonostante le violazioni dei diritti umani che la accompagnavano”. La proprietà è collettiva e i compiti sono distribuiti in ugual misura, favorendo la rotazione nel lavoro e l’unione di attività manuale e intellettuale. Radici Cristiane. Buona lettura. Tuttavia radici culturali si trovano in tutte le tradizioni religiose ed in numerosi pensatori dei secoli precedenti. Un uomo di parola”, dietro le quinte dell’omonimo film di Wim Wenders appeared first on ZENIT - Italiano. Contro Garibaldi. Il ddl. In tempi più recenti, l’esperienza nonviolenta si riversa all’estero, con i tentativi di interposizione nonviolenta nei conflitti armati dei Balcani, del Medio Oriente o di alcuni paesi africani. E DETESTA LE PARATE MILITARI. Dopo aver frequentato High School e College a Mumbai, va a Londra per ottenere l’abilitazione alla professione legale. 1 Baudrillard, … È fatta anche per la gente comune. Tra i pochi nomi da citare Giuliano Pontara, filosofo che però ha vissuto e insegnato in Svezia, Tonino Drago a Napoli, Nanni Salio animatore anche del Centro Studi Domenico Regis a Torino e Alberto L’Abate, che oltre ad insegnare a Firenze si è molto speso in iniziative nonviolente sul campo. La sfida per questa componente della nonviolenza è di affiancare agli strumenti di gestione “ordinaria” dei conflitti un’azione più radicale di critica e cambiamento al sistema di vita delle nostre società. Questo è il caso di Martin Luther King che cercò di fermare la discriminazione razziale tramite i suoi discorsi che predicavano l'amore e l'intesa, quello di Gandhi che con il metodo dell'amore universale e della non violenza ha lanciato una sfida al mondo dimostrando che si può vincere anche la più dura battaglia senza ricorrere alle armi, quello di Madre Teresa che, tramite i suoi gesti, ci trasmetteva il messaggio dell'amore e quello di tante altre persone tra cui poeti (Ungare… La pace per me è la cosa più importante del mondo. Nei primi tempi il suo impegno si svolge in Sud Africa, dov’era andato a lavorare nel 1893, per rivendicare i diritti della comunità indiana lì immigrata. Pace. (Martin Luther King). Nel 1952 Dolci sceglie di vivere in Sicilia ed inizia una serie di digiuni, proteste e azioni positive per combattere l’estremo degrado in cui ancora versa una parte della popolazione. “Il mezzo può essere paragonato a un seme – scrive ad esempio – il fine a un albero: tra il mezzo e il fine vi è appunto la stessa inviolabile relazione che esiste tra il seme e l’albero”. “Oggi la scelta non è più tra violenza e nonviolenza. originale 1969) «Non sono un visionario. Nel 2017, impegniamoci, con la preghiera e con l’azione, a diventare persone che hanno bandito dal loro cuore, dalle loro parole e dai loro gesti la violenza, e a costruire comunità nonviolente, che si prendono cura della casa comune. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Nel 1915 rientra in patria e si impegna contro il colonialismo inglese, ma anche contro le ingiustizie sociali e le divisioni religiose interne al suo paese. Egli insegnò che il vero campo di battaglia, in cui si affrontano la violenza e la pace, è il cuore umano: “Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive” (Mc 7,21)». Tema svolto sulla non violenza. Agenzia Sanitaria Italiana. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi). La nonviolenza non nasce con Gandhi, e casi storici di lotte non armate si trovano in tutte le epoche. In tempi più recenti nella Chiesa italiana hanno parlato di nonviolenza tra gli altri don Tonino Bello, animatore per molti anni di Pax Christi e monsignor Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea. Gandhi, all’anagrafe Mohandas Karamchand Gandhi, è stato una delle figure storiche e politiche più importanti del XX secolo, in quanto esempio per tutti su temi come la pace e la non violenza.. Con il suo impegno civile e i suoi tanti sacrifici personali ha mostrato al mondo l’efficacia della non violenza: è stato proprio grazie a lui che l’India ha conquistato l’indipendenza. Ad esempio la Comunità dell’Arca sorta negli anni quaranta del secolo scorso in Francia su impulso di Lanza del Vasto, i quaccheri presenti in particolare nel mondo anglosassone o le Comunità Emmaus fondate sempre in Francia dall’Abbè Pierre. Si possono citare tra gli altri Richard Gregg, Gene Sharp, Kenneth ed Elise Boulding, Jean Marie Muller e Johan Galtung, forse il più importante e conosciuto. Nel tempo di #Quaresima, lo Spirito Santo sospinge anche noi, come Gesù, ad entrare nel deserto (Mc 1,12-15). Ostia Città (direttore). Ricollegare i due principi di Gandhi del satyagraha e del sarwodaya, l’azione sul breve e quella sul lungo periodo. Un progetto costruttivo dunque, anziché un generico pacifismo passivo. it., Guanda, Parma 1996 (ed. «Niente è impossibile se ci rivolgiamo a Dio nella preghiera. Questo, purtroppo non succede negli stadi, dove si assiste sempre più di frequente ad episodi di violenza e di razzismo, soprattutto nei confronti dei giocatori di colore, i quali non appena toccano il pallone, vengono spesso insultati dai tifosi della squadra avversaria che lanciano anche oggetti dagli spalti. Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. Il principio cardine di Gandhi è che per raggiungere obiettivi giusti bisogna agire con giustizia e astenersi dalla violenza. (Scheda realizzata con il contributo di Mauro Cereghini), E' vietata la riproduzione - integrale o parziale - dei contenuti di questa scheda su ogni mezzo (cartaceo o digitale) a fini commerciali e/o connessi a attività di lucro. Altra figura di rilievo è Danilo Dolci, anch’egli impegnato ad intrecciare riflessione teorica e lotta concreta per i diritti sociali e contro le mafie. Riflessione e azione collettiva che richiede un radicale cambiamento di paradigma culturale rispetto al nostro modo di vivere e di entrare in relazione con la natura e tra esseri umani, mettendo la scienza al servizio della vita e non di interessi particolari che rafforzano la violenza. La Provincia Pavese. Pace e non-violenza: la ricchezza bimillenaria del magistero, L'arcivescovo Christophe Pierre nuovo nunzio negli Usa, Santa Sede contro armi ipertecnologiche: "Progressivo incitamento alla guerra". Volume fotografico a cura di monsignor Dario Edoardo Viganò e Gianluca della Maggiore The post LEV: “Papa Francesco. Dunque credo che non servono ulteriori spiegazioni vi rimando alla lettura della sinossi, nella PAGINA "Libri Di Pace". 4,5,6,8 del 2011. La gioia arde come il fuoco, e tutti i cuori sono migliori se si riscaldano di questo bel sentimento. Nella sua applicazione pratica il satyagraha diventa un insieme di tecniche per lottare senza violenza, tra cui la protesta simbolica (appelli, manifestazioni, digiuno), la non collaborazione (scioperi, boicottaggi) e la disobbedienza civile, ossia la violazione consapevole e pubblicizzata di una legge. Ostia Oggi. Mahatma Gandhi è stato un politico, avvocato e filosofo indiano nato il 2 ottobre 1869 a Porbandar, nell’India occidentale. Esiste comunque un organo istituito il 24 ottobre 1945, l’ONU(Organizzazione delle Nazioni Unite), nato con lo scopo di mantenere la pace nel mondo. Inoltre la “legge di Dio” aveva una natura “normativa”, per cui il principe era soggetto alle possibili “sanzioni canoniche” da parte della Chiesa. Scopri il tema svolto dai tutor In ambito scientifico è invece scarso lo spazio dato ai temi della nonviolenza nelle università italiane. A volte la nonviolenza è una via obbligata in mancanza di altri strumenti: è il caso della resistenza albanese in Kossovo negli anni novanta, trascinata allo scontro violento dalla mancanza di sostegno nel mondo. Il coinvolgimento del cristiano nella “promozione della pace”, ha proseguito il capo dicastero, “presuppone un dialogo costante da parte di ognuno sui bisogni e i pericoli di cui ognuno è consapevole, e la possibilità di una comunione fraterna stabilita da Cristo”. Cosa scrivere nel tema sulla guerra e sulla pace?Può capitare di avere talmente tante informazioni al riguardo (guerre, vittorie, personaggi crudeli ed eroi di pace) che risulta difficile scegliere le notizie più inerenti per realizzare un tema argomentativo coerente, in cui non devono mancare - e non farlo vi costa dei voti - riflessioni, considerazioni e opinioni. Gandhi è insieme un pensatore – profeta per alcuni – ed un politico che interviene direttamente in innumerevoli questioni concrete, dalle relazioni tra stati alla vita di un singolo villaggio o a singoli rapporti interpersonali. Sul piano dell’azione, la campagna che più ha segnato il movimento nonviolento italiano è probabilmente quella per l’obiezione di coscienza al servizio militare. Ogni giorno al telegiornale vediamo sempre scene tristissime di fatti di guerra e di bombe che esplodono e io penso che tutto ciò è davvero ingiusto. Il primo obiettore del dopoguerra, Pietro Pinna, è incarcerato nel 1949. Allo stesso modo, la costruzione della vera democrazia si può avere solo in condizioni di pace duratura. La strategia di lotta che si basa su questo principio è definita satyagraha, ossia forte adesione alla verità. Tema su Gandhi e la non violenza: introduzione. Per questo motivo la studiosa americana Joan Bondurant definisce il suo pensiero “essenzialmente sincretistico”. Il testo di questa scheda può essere riprodotto - integralmente o parzialmente mantenendone inalterato il senso - solo ad uso personale, didattico e scientifico e va sempre citato nel modo seguente: Scheda "Nonviolenza" di Unimondo: www.unimondo.org/Guide/guerra-e-pace/nonviolenza, Servizio informativo settimanale gratuito a cura di Unimondo.org, L'almanacco di Ieri, Oggi, Domani - 23 Febbraio, Gandhi non è un pensatore puro piuttosto un attivista, il movimento contro la segregazione razziale, Movimento Internazionale della Riconciliazione, l’obiezione di coscienza al servizio militare, Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti, Decennio 2001-2010 per una cultura di nonviolenza e di pace per i bambini del mondo, Coalizione Internazionale di associazioni nonviolente, Registrazione Tribunale di Trento n. 1297 Registro stampe in data 22/6/06, Licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale 2.5, Per sostenere l’idea del Decennio è nata una. - Lo spirito e le tecniche - Mezzi e fini - Satyagraha - Obiezione di coscienza - Disobbedienza civile - Capitini, Sharp, Semelin - … Nonviolenza vuol dire – come abbiamo visto - tante cose e si applica a molti piani della vita umana. Al tempo stesso, i padri della Chiesa vedevano la Chiesa stessa come “un potere civilizzante per via della sua natura religiosa”, sempre intento a “ridurre le condizioni per le quali un principe poteva giustificare il ricorso alla forza”. Capitini è il primo in Italia a parlare esplicitamente di nonviolenza, come forma di azione per “scendere più nel profondo rispetto al vecchio pacifismo generico e sedentario”. Questi spunti del pontefice regnante, ha concluso Turkson, forniscono “rinnovato vigore” al dibattito, sulla scia di una “potente, stimolante ed assolutamente vitale tradizione ecclesiale”. Per un cristiano che voglia mettere in pratica il concetto di “non violenza” e non soltanto predicarlo, è fondamentale attingere a piene mani al solido e bimillenario magistero della Chiesa sulla guerra e sulla pace. “La non-violenza è la risposta alle domande cruciali politiche e morali del nostro tempo: il bisogno per l’uomo di sconfiggere l’oppressione e la violenza senza ricorrere all’oppressione e alla violenza. Corrispondenza Romana. Il Papa non vuole però fermarsi a una mera enunciazione teorica sulla non violenza. Tema svolto sulla violenza che commenta come il concetto di tolleranza e quello di responsabilità assieme alla questione delle ineguaglianze sociali ... più oscuri e sotterranei, ma non … Qui di seguito alcune delle più belle frasi di Martin Luther King sul tema della Pace e della Non Violenza che ci aiuteranno a capire il suo pensiero e quanto siano ancora d’esempio per tutti noi. ›› Guide Come politico si può ricordare Alexander Langer, tra i fondatori del movimento verde in Italia, che ha introdotto in particolare il tema dei corpi civili di pace e delle connessioni tra modello di difesa e modello di sviluppo. Nel corso del ventesimo secolo però, grazie al messaggio suo e di altri pensatori contemporanei, la nonviolenza diventa per la prima volta concreto strumento politico oltre che aspirazione etico-morale. Tale impostazione cagionò una “progressiva trasformazione della coscienza” in forza del quale “il ricorso alla violenza non era più visto come l’unico possibile modo di risoluzione dei conflitti”. Sui primi fa presa l’appello di Gandhi a non accettare mai le ingiustizie del mondo, piccole o grandi che siano, e a battersi per modificarle. Ad esso si ispirano vari altri religiosi come don Lorenzo Milani, che nel 1965 pubblica il celebre “L’obbedienza non è più una virtù”, e padre Ernesto Balducci fondatore della rivista ‘Testimonianze’. Il fulcro di questo sviluppo alternativo è il villaggio, che deve produrre da sé tutto il necessario per svincolarsi dalla dipendenza esterna e prevenire almeno parte dei potenziali conflitti con altre società. Non si tratta di un luogo fisico, ma di una dimensione esistenziale in cui fare silenzio e ascoltare la parola di Dio, perché si compia in noi la vera conversione. Cari lettori, il Libro di Pace che vi propongo oggi, che va a recuperare quello di Giovedì 26 settembre 2013, è "Teorie e pratiche della Non Violenza" di Mohamas K. Gandhi. Alcuni esempi sono il movimento contro la segregazione razziale guidato negli anni cinquanta negli Stati Uniti da Martin Luther King, le campagne per i diritti civili e contro la guerra in Vietnam negli anni sessanta, molte iniziative civiche in tutto l’est Europa per liberarsi dal comunismo, le manifestazioni che portarono alla cacciata del dittatore filippino Marcos nel 1986, le proteste studentesche in Cina nel 1989, o più recentemente buona parte dei movimenti no global tra la fine dello scorso e l’inizio del nuovo secolo.